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Case famiglia, Giannone: “I parlamentari devono poter entrare”

La Segretaria della Commissione Infanzia e Adolescenza: "Ho personalmente segnalazioni video e foto di alimenti scaduti, materassi sporchi, muffa e topi"

Pubblicato:24-05-2021 14:54
Ultimo aggiornamento:24-05-2021 15:51
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veronica giannone imago
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ROMA – “Auspico che una volta votato l’Ufficio di Presidenza si proceda spediti e venga data l’opportunità a noi parlamentari di fare un’inchiesta sullo stato delle strutture che ospitano minori e le case famiglia per controllare quanto arriva dalle segnalazioni e poter denunciare le situazioni irregolari”. Questo l’augurio che la deputata di Forza Italia Veronica Giannone, Segretaria della Commissione Infanzia e Adolescenza, ha espresso intervistata dalla Dire sulla nascente Commissione Affidi che giovedi è stata finalmente convocata.

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“Ci deve essere l’ opportunità e il potere di investigare sulla situazione delle strutture che accolgono i minori e delle case famiglia in Italia, per la tutela di bambini e bambine. Ho personalmente segnalazioni video e foto- ha detto Giannone- di alimenti scaduti, materassi sporchi, muffa e topi“. Ma non è tutto. “Ne arrivano di case famiglia con sbarre a porte e finestre, di operatori che camminano con le chiavi appese al collo come i secondini di un altro secolo in carcere”.

PAS, GIANNONE: “CARTABIA DIA INDIRIZZI UNICI DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE”

“Dopo l’ordinanza della Cassazione che condanna l’alienazione parentale e la teoria della ‘madre malevola’ e affini, chiederemo in un question time, che sarà calendarizzato, quale sia la posizione della ministra Cartabia e se non sia opportuno adottare indirizzi univoci sull’ utilizzo che ancora persiste nei tribunali dell’ alienazione parentale e affini”. Così Giannone, impegnata al fianco delle mamme che perdono i figli con accuse di “alienazione parentale, madre ostativa e simbiotica”, alla Dire ha annunciato il question time che presenterà alla ministra di Giustizia.


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“Le sentenze contro pas, alienazione parentale e madre malevola e affini, anche senza citare la parola ‘sindrome’ portano ancora oggi nei tribunali ad allontanare i figli quasi sempre dalla madre, secondo quindi la relazione di uno psicologo”.

“Vorrei capire la ministra cosa intende fare? Che indirizzo prendere? Bisogna lavorare per mettere un punto a questa situazione e chiarire che queste relazioni di mamme simbiotiche e alienanti non possono essere motivi di allontanamento perchè non esiste una prova concreta. È una prassi- ha concluso Giannone- che mette in discussione tutto il nostro sistema giudiziario, vengono addirittura condannate le madri per il rischio di ‘simbiosi o alienazione’, in pratica per l’ intenzione”.

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