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Ex Ilva, Unione sindacale di base presenta esposto sulla presenza di amianto in fabbrica

"Sono 4000 le tonnellate di amianto riscontrate in base all'ultimo censimento che risale a diversi anni fa" denuncia Alessandro D'Amone, esecutivo Usb Taranto

Pubblicato:24-05-2021 14:08
Ultimo aggiornamento:24-05-2021 14:08
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ex ilva amianto
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BARI – Alessandro D’Amone, esecutivo Usb Taranto, ha presentato oggi un esposto in Procura sulla presenza di amianto nel siderurgico. Il sindacalista chiede il riconoscimento dei danni derivanti dall’esposizione all’amianto dei lavoratori.
“Sono 4000 le tonnellate di amianto riscontrate in fabbrica in base all’ultimo censimento che risale a diversi anni fa e fatto dal commissario straordinario Enrico Bondi – spiega – ma sulla base di successivi ritrovamenti in diverse zone dello stabilimento siderurgico, non ufficializzati (in seguito ai quali la sostanza ritrovata non è stata incapsulata e messa in sicurezza) l’Usb continua a denunciare la presenza di agenti cancerogeni e quindi l’esposizione dei lavoratori al rischio di contrarre malattie correlate alla inevitabile inalazione delle sostanze altamente nocive”.

L’esposto presentato oggi riguarda il reparto Treno lamiere.
“La questione sicurezza va messa in cima alla lista delle priorità, tanto che l’Usb da tempo ribadisce l’esigenza di riconoscere l’esposizione a lavoro usurante anche successivamente all’ultimo censimento delle sostanze in questione – conclude D’Amone -. Usb ha inserito questo passaggio nella piattaforma presentata al precedente governo”.

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