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Bielorussia, Lukashenko fa dirottare aereo Ryanair a Minsk per arrestare un dissidente

Il volo era partito da Atene ed era diretto a Vilnius. Un caccia ha affiancato l'aereo per un presunto allarme bomba e lo ha fatto atterrare nella capitale bielorussa, dove il giornalista Roman Protasevich è stato costretto a scendere e arrestato

Pubblicato:24-05-2021 08:57
Ultimo aggiornamento:24-05-2021 17:24
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ROMA – L’ordine di far atterrare a Minsk l’aereo di Ryanair in viaggio da Atene a Vilnius è stato dato ieri “personalmente” dal presidente Aleksandr Lukashenko a seguito di un allarme bomba: lo hanno riferito media di Stato della Bielorussia, a cominciare dall’agenzia di stampa Belta. Durante la sosta imprevista, durata ore, seguita all’affiancamento al velivolo di un caccia Mig-29, è stato fermato, costretto a scendere dall’aereo e arrestato Roman Protasevich, 26 anni, giornalista e co-fondatore di Nexta, una testata che trasmette su Telegram critica nei confronti del governo di Lukashenko, al potere a Minsk dagli anni Novanta.

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RYANAIR: “È UN ATTO DI PIRATERIA AEREA”

La stessa compagnia aerea è intervenuta su Twitter per condannare il dirottamento. Come si legge sul profilo ufficiale della compagnia irlandese, Ryanair definisce le azioni “compiute dalle autorità della Bielorussia che ieri, 23 maggio, hanno dirottato verso Minsk il volo Fr4978, un atto di pirateria aerea“. L’azienda ha anche informato che “stiamo seguendo l’accaduto con le
agenzie di sicurezza dell’Unione europea e della Nato. Ryanair sta offrendo loro piena collaborazione e non possiamo rilasciare ulteriori commenti per ragioni di sicurezza”.


VON DER LEYEN: “IRRESPONSABILE E ILLEGALE”, BLINKEN: “SCIOCCANTE”. LETTA: “È TERRORISMO”

Secondo Belta, che non cita alcun provvedimento giudiziario, a bordo dell’aereo non sono stati trovati esplosivi. Il velivolo è poi ripartito per Vilnius, la capitale della Lituania, dove è giunto con circa sei ore di ritardo rispetto all’orario previsto. Sull’episodio, che ha coinvolto un volo interno all’Ue, sono intervenuti esponenti dell’Unione europea. Secondo la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, quello del governo bielorusso è stato “un comportamento irresponsabile e illegale” e “ci saranno conseguenze”. Tutti i vertici dell’Unione hanno inoltre chiesto al regime di Lukashenko di rilasciare immediatamente il giornalista Roman Protasevich. Di “atto scioccante” ha parlato invece il segretario di Stato americano Antony Blinken. Secondo il dirigente, Washington “si sta coordinando” con i suoi alleati “sui prossimi passi”. In Italia, il segretario del Pd Enrico Letta su Twitter non ha usato mezze misure: “È un atto terroristico”. Una linea sposata, tra gli altri, anche da Laura Boldrini, che ha parlato di “ennesimo crimine di Lukashenko” invitando Ue e comunità internazionale a “impegnarsi con maggiore forza per riaffermare la democrazia in Bielorussia”.

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