NEWS:

Berlusconi: “No fiducia, Governo all’insegna dell’ideologia pauperista e giustizialista dei grillini”

Lo dice il Presidente di Forza Italia

Pubblicato:24-05-2018 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:55
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Questi primi segnali non sono affatto incoraggianti, e quindi non possiamo che confermare la nostra scelta di votare no alla fiducia e di stare all’opposizione di un governo che – al di là dei nomi – porta chiarissimo il segno dell’ideologia pauperista e giustizialista dei grillini”. Lo dice il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.

Atteggiamento responsabile di Forza Italia

“L’atteggiamento responsabile di Forza Italia, che ha rinunciato a porre veti o pregiudiziali, è stato determinante nel consentire al Capo dello Stato di assegnare l’incarico di formare un nuovo governo con una maggioranza politica”. Lo dice il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Tale governo non potrà però vedere il sostegno di Forza Italia, sia per la partecipazione di una forza politica con noi del tutto incompatibile come il Movimento Cinque Stelle, sia per i programmi già annunciati, gravemente insufficienti a dare una risposta ai bisogni degli italiani”, conclude.

Il ‘contratto’ fra Movimento Cinque Stelle e Lega è per metà un ingenuo libro dei sogni e per metà contiene scelte preoccupanti per l’Italia

“Siamo tanto più convinti dopo avere sentito il Professor Conte che, nell’accettare l’incarico conferitogli dal Presidente della Repubblica, ha già annunciato la formula politica e i confini programmatici del suo governo, limitandolo a quel ‘contratto’ fra Movimento Cinque Stelle e Lega che – oltre a non avere alcun valore giuridico – è per metà un ingenuo libro dei sogni e per metà contiene scelte preoccupanti per l’Italia e gli italiani, dalle infrastrutture alla giustizia”. Lo dice il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi.


Ti potrebbe interessare:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it