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Diregiovani incontra Momo, “folletto” della musica italiana

Con la cantautrice alla scoperta del suo nuovo album, “La casa di Momo”

Pubblicato:24-05-2017 14:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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NAPOLI – Leggera e impalpabile come un vento fresco di primavera eppure in grado di farsi notare e spiccare tra gli altri in una stanza affollata. Parliamo di Momo, la cantautrice e attrice italiana, balzata agli onori della cronaca e della critica musicale, solo qualche anno fa, per la più improbabile delle canzoni cantautorali della tradizione italiana: Fondanela. Diregiovani ha incontrato Momo, al secolo Simona Cipollone, in una delle ultime pause che la cantautrice si è concessa prima dell’uscita del suo nuovo disco, “La casa di Momo”.

Momo, un disco nuovo e una città da amare

Un disco che la stessa autrice abruzzese ha voluto nascesse a Napoli, città con la quale è legata da un filo invisibile e speciale. Un legame marchiato a fuoco già nell’origine del suo stesso nome. “Momo è nata venti anni fa in un sogno. Mi ha svegliata Totò”, racconta, “e mi ha detto fatti chiamare Momo”. Un sogno premonitore di successo e che le ha cambiato la vita “spingendola”, da quel giorno, “a scrivere canzoni più teatrali”. Ma non è solo questo ad aver condotto Momo a Napoli. Qui ha ritrovato Giovanni Block e la Polosud records di Ninni Pascale “dove ci sono delle anime immense”. I brani del nuovo disco sono per l’autrice dei “piccoli quadri che si ritrovano nelle diverse stanze”, piccole opere d’arte tutte diverse tra loro ma che portano la firma inconfondibile di un’artista difficile da etichettare e racchiudere in un cliché.


Momo e la magia delle parole

Per Momo “le parole sono magia che devono, hanno la necessità, di arrivare a più cuori possibili, almeno nell’arte. Bisogna avere l’educazione, nel saper dire le cose, molto alta, perché le parole sono molto importanti”. “La casa di Momo” è un disco concepito guardando l’Oceano, da quell’osservatorio bellissimo che sono le Canarie, isole dove Momo si è trasferita per motivi familiari. Dall’Oceano Atlantico al Mediterraneo il passo è stato breve perché “con Napoli ho un rapporto mistico potente”. In valigia, in questa sorta di viaggio di ritorno verso casa, Momo ha messo solo le sue nuove canzoni “perchè sono belle” e valeva la pena regalarle al suo pubblico.

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