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Paolicchi (Siared): “Trasferire i risultati della ricerca nello sviluppo di percorsi clinici”

Disciplina trasversale, al Congresso Siared sessione per emergenza catastrofi

Pubblicato:24-05-2017 08:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:15

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ROMA – “Ci rivolgiamo verso il futuro, coniugandolo con il presente”. A parlare è Adriana Paolicchi, presidente Siared, alla vigilia del 13esimo Congresso Siared (Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore) in programma dal 25 al 27 maggio a Roma. Tra gli argomenti di discussione quello relativo alle “nuove frontiere“, un ‘continuo’ “che nasce da congressi precedenti in cui si è parlato di appropriatezza“. Per la presidente Siared “si guarda avanti per trasferire i risultati della ricerca di base nello sviluppo di percorsi clinici e terapeutici. Avvicinare la ricerca allo sviluppo, percorsi innovativi per la parte diagnostica e terapeutica”.

Il progresso scientifico “porta a questo aspetto: fino a pochi anni fa per anestesia locoregionale si cercava un nervo con scosse piccole. Oggi c’è la visione diretta, quindi l’uso dell’ecografia”, spiega Paolicchi. In occasione del congresso sono previsti “una serie di workshop che danno aspetto pratico alla nostra disciplina e che sviluppano alcuni aspetti”. Come la fibroscopia, quindi “le vie aree, come gestirle. Saranno due i workshop sulle vie aree, parte importante per l’anestesista”.

Continua Paolicchi: “La nostra disciplina è molto trasversale, abbiamo dedicato una sessione all’emergenza delle grandi catastrofi, prendendo spunto da eventi accaduti negli ultimi anni e che hanno visto anestesisti impegnati”. Altro aspetto “quello della sessione sul dolore, soprattutto post-operatorio. Nelle varie sessioni avremo un aspetto sulle nuove tecnologie per migliorare la qualità di cura. E poi parte in tutti gli ospedali la questione ostetrica“. Nel congresso diverse tavole rotonde “porteranno maggiore interazione in alcuni focus su argomenti con parere dell’esperto, che risponderanno a quesiti posti da partecipanti”. Si parla anche di simulazione: “Chi partecipa farà la parte pratica, proverà lo strumento o vedrà come funziona, per migliorare le conoscenze”.


Vergallo (Aaroi-Emac): importante formazione ad alti livelli

“Questo congresso è appuntamento che verte su temi concreti, aspetti del lavoro influenzati dal progresso tecnologico e scientifico, che hanno ripercussioni dirette e immediate nei reparti, nell’area critica, nell’emergenza”, ha spiegato, intervistato dall’agenzia Dire, Alessandro Vergallo, presidente Aaroi-Emac.

Saranno tre giorni dedicati ad un ambito scientifico tanto delicato quanto complesso, che del SSN è un elemento di assoluto rilievo: “La terapia del dolore investe tutti settori”, ha detto ancora Vergallo, che ha poi fatto riferimento alla “filosofia con cui affrontiamo l’organizzazione dei congressi, legandola ad aspetti concreti”. Negli ultimi tempi, “anche per effetto della legge Gelli sulla responsabilità professionale, tutto ciò che è scienza deve andare di pari passo con l’organizzazione del lavoro“.

Per Vergallo formazione e aggiornamento “sono al servizio dei nostri colleghi, anche se la formazione a distanza ha altri pregi rispetto ad eventi residenziali”, ha aggiunto sottolineando l’importanza di “garantire formazione ad alti livelli attraverso una società scientifica formata da dei medici che giorno per giorno lavorano sui pazienti e non sulle carte”, e questo è “un formidabile elemento di forza”.

In questa occasione per la prima volta sarà allestita un’area dedicata alla simulazione in cui parallelamente i colleghi potranno familiarizzare con i manichini, ma anche con gli strumenti di lavoro che sono a disposizione nelle sale operatorie. “Un altro elemento di sviluppo riguarda l’elisoccorso, risorsa importante- ha proseguito- Se è vero che il nostro obiettivo è la sicurezza dei pazienti, altrettanto lo è assicurarla ai medici”.

Secondo Vergallo “per una reale crescita professionale, scienza e tutela delle prerogative dei medici devono procedere su binari paralleli e coerenti”. Il congresso in programma nei prossimi giorni, ha poi concluso, “ha tradizionalmente coinvolto centinaia di colleghi, anche 4-500 persone con una presenza assidua nelle aulee. Ci teniamo effettivamente che sia frequentato”.

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