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La marcia Perugia-Assisi per dire ‘no’ alla guerra: “Stop invio armi, unica soluzione è diplomazia”

No all'invio di armi che provocano ulteriori morti, ecco il grido che arriva dall'edizione straordinaria della marcia per la pace Perugia-Assisi

Pubblicato:24-04-2022 16:56
Ultimo aggiornamento:27-04-2022 11:48
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ROMA – Una marcia per dire ‘no’ alla guerra e all’invio di armi: sono oltre 10mila le persone che hanno partecipato all’iniziativa di oggi, la marcia straordinaria per la pace da Perugia ad Assisi che ha visto scendere in corteo associazioni, istituzioni, sindacati, realtà pubbliche e private. Ventiquattro i chilometri del percorso, per una marcia intitolata  “Fermatevi! La guerra è una follia”. In corteo solo le bandiere della pace e non quelle dei partiti politici. La marcia è iniziata alle 9 ed è arrivata ad Assisi alle 15.

DE MAGISTRIS: “CHI HA SCELTO LA GUERRA HA TRADITO LA COSTITUZIONE”

“Marcia Perugia-Assisi per la pace. Per dire no alla barbarie delle guerra. Sì all’amore e no alla violenza. No all’invio delle armi che provocano ulteriori morti. Sì al dialogo e alla diplomazia per arrivare ad un urgente cessate il fuoco. Contro l’economia di guerra, gli imperialismi e la servitù ad un sistema che mette al centro il dio denaro. Credenti e non credenti uniti per la fratellanza universale ed un nuovo umanesimo. Solo i popoli possono mutare le politiche di governanti che ci hanno già trascinato di fatto in guerra. L’Italia ripudia la guerra e chi ha scelto la guerra ha tradito la Costituzione“. Lo afferma Luigi de Magistris a Perugia stamani per la marcia per la pace.

BONELLI E FRATOIANNI OGGI ALLA MARCIA PERUGIA ASSISI

“Oggi alla marcia Perugia Assisi perchè questo il posto dove dobbiamo stare di fronte a questa guerra assurda e all’aggressione russa al popolo ucraino”. Lo affermano il segretario nazionale di SinistraItaliana Nicola Fratoianni e il coportavo e nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, parlando con i cronisti lungo il percorso della marcia verso Assisi.


L’unica soluzione è la strada della diplomazia– proseguono-. L’Europa e le potenze internazionali devono costringere Putin a sedersi ad un tavolo negoziale che salvaguardi l’indipendenza dell’Ucraina. Smettano di alimentare l’escalation con le armi che chiamano altre armi. Questo è l’unico modo per fermare la guerra, e per salvare la vita dei civili ucraini, che come in tutte le guerre sono le prime vittime dell’orrore”.
“Costruire una strategia energetica basata sulle rinnovabili significa infine – concludono Bonelli e Fratoianni – costruire un modo in pace perché le fonti fossili generano solo guerre e conflitti oltre che ad essere le responsabili del cambiamento climatico”.

LANDINI: FERMARE GUERRA ASSURDA, EUROPA GIOCHI RUOLO DETERMINANTE

“Bisogna riconquistare la pace, bisogna fermare questa guerra assurda che sta creando disastri, questa guerra voluta da Putin. E in una fase in cui il rischio concreto è che la guerra torni ad essere lo strumento di regolazione dei rapporti tra le persone, noi non possiamo accettare questa regressione”. Lo dice Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine della partenza della marcia per la pace Perugia – Assisi.

E quindi, aggiunge, “c’è bisogno di fermare questa guerra, di cessare questo conflitto e c’è bisogno di prendere la parola, di scendere in campo. C’è bisogno che anche l’Europa giochi un ruolo determinante proprio per affermare la pace che in questo momento vuol dire costringere Putin a un negoziato e ad accettare di superare questa logica assurda della guerra”.

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