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Coronavirus, Brusaferro (Iss): “Il contagio si sta fermando, ma senza misure R0 può risalire in 2 settimane”

"C’e’ una circolazione del virus che continua e di cui tener conto. Ci vuole cautela nelle misure di riapertura"

Pubblicato:24-04-2020 11:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:12
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silvio brusaferro
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ROMA –  “La situazione epidemiologica e’ nettamente migliorata, ma c’e’ una circolazione del virus che continua e di cui tener conto. Ci vuole cautela nelle misure di riapertura. Il contagio si sta fermando, ma la battaglia con il Coronavirus non e’ ancora vinta“. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa odierna sull’analisi dell’andamento epidemiologico e sull’aggiornamento tecnico-scientifico del Covid-19.

“Facciamo un passo alla volta: senza cautela l’R0 puo’ risalire in due settimane, anche meno”, ha teso a precisare Brusaferro, nel corso della conferenza stampa odierna. “Il fatto di avere dei dati positivi non vuol dire abbassare la guardia- ha proseguito- ci deve essere grande cautela. In poco tempo bisogna verificare che non riparta la curva. Si puo’ rapidamente intervenire se c’e’ una diffusione focalizzata, piu’ difficile con una diffusione ampia”.

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ISS: “CONTAGI IN CALO UN PO’ OVUNQUE, MENO PAZIENTI CRITICI”

 “La curva epidemica mostra che si riducono i sintomatici un po’ ovunque, ma ci sono ancora casi, anche questi pero’ sono in riduzione. Si riduce anche la quota di pazienti critici“, spiega Brusaferro. “Sta crescendo l’uso dei tamponi sul territorio, che vanno ad intercettare precocemente i casi- ha proseguito- Crescono gli asintomatici o coloro che hanno patologie lievi e si riducono i pazienti critici“. Inoltre, ha spiegato Brusaferro, le eta’ “piu’ avanzate, con piu’ patologie, sono a maggior rischio mortalita’”.  “La maggior parte delle infezioni si verificano dove si concentrano sostanzialmente le persone anziane e i disabili, poi c’e’ il livello familiare”, ha aggiunto.

 BRUSAFERRO (ISS): “AD APRILE AUMENTATI CONTAGI TRA DONNE”

“Da aprile e’ aumentato il numero delle donne contagiate“, ha proseguito il presidente dell’Iss. “Quanto ai decessi- ha spiegato- l’eta’ media delle donne e’ piu’ elevata e si conferma il fatto che le donne muoiono meno rispetto ai maschi nel nostro Paese“.

BRUSAFERRO (ISS): “FOCOLAI ANCHE IN ZONE A BASSA CIRCOLAZIONE”

 “Anche nelle zone a bassa circolazione del virus ci sono comunque dei focolai, come nel Lazio, in Calabria, in Sicilia”, ha aggiunto Brusaferro. “Globalmente l’intensita’ di circolazione si e’ molto ridotta- ha proseguito- ma rimane la circolazione del virus. Questo e’ il motivo per cui anche quando parliamo di allentare alcune misure si esprime sempre la cautela e la necessita’ di muoversi passo passo”.

BRUSAFERRO (ISS): “FACCIAMO 60MILA TAMPONI AL GIORNO”

“Facciamo 60mila tamponi al giorno. Siamo tra i Paesi europei che fanno piu’ tamponi al giorno”. 

BRUSAFERRO (ISS): “106 I COMUNI DICHIARATI ZONA ROSSA”

“Sono 106 i comuni italiani dichiarati zona rossa per l’emergenza Coronavirus”, ha fatto sapere il presidente dell’Istituto superiore di Sanita’, Silvio Brusaferro. “Molte zone rosse- ha aggiunto- sono in fase di esaurimento nella prossima settimana”.

CORONAVIRUS, ISS: “44,1% INFEZIONI IN RSA, 24,7% IN FAMIGLIA, 10,8% IN OSPEDALE”

“Su circa 4.500 casi notificati tra l’1 e il 23 aprile, il 44,1% delle infezioni si e’ verificato in una Rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro”. E’ quanto emerge da  uno studio preliminare sulle fonti di infezione da nuovo Coronavirus condotto dall’Istituto superiore di Sanita’, presentato oggi nel corso della conferenza stampa dell’Iss.

BRUSAFERRO (ISS): “SI POTRÀ ANDARE AL PARCO, MA NON FARE FESTE”

“Bisogna riorganizzarsi, anche nella vita quotidiana. Ci si puo’ muovere, ma rispettando rigorosamente alcune regole. Si potra’ andare al parco, ma non fare feste in sintesi”, prosegue Silvio Brusaferro, oggi nel corso della conferenza stampa odierna sull’andamento epidemiologico del Covid-19. “Noi ci immaginiamo che il Paese progressivamente riprenda delle attivita’, secondo una logica di grande prudenza ma anche di inesorabilita’- ha proseguito- L’idea e’: apriamo attivita’ produttive, commerciali, una mobilita’ a supporto, e vediamo se riusciamo a mantenere questi numeri. Andiamo progressivamente ad articolare una nostra vita che certamente non sara’ come prima, fino a quando non avremo terapie, ma soprattutto il vaccino”. 

REZZA (ISS): “RIPRESA CALCIO? C’È CONTATTO FISICO, RISCHIO NON È ZERO”

“Una ripresa del campionato di calcio? Credo sia una decisione difficile da prendere, ma per questo sport non ci sono condizioni di rischio zero e in questo caso c’e’ anche un contatto fisico. Il rischio non e’ zero”. Cosi’ il direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanita’, Giovanni Rezza, interpellato dai giornalisti sul tema oggi in occasione della conferenza sull’andamento epidemiologico del Covid-19.

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