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FOTO | VIDEO | Ilva, esplode la rabbia di Taranto contro il Governo: “Siete la vergogna d’Italia”

I grillini "hanno preso qui, il 47 per cento dei voti perché ci avevano fatto una promessa: chiudere Ilva. E non l’hanno mantenuta”

Pubblicato:24-04-2019 09:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:23
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TARANTO – Il centro di Taranto è blindato: carabinieri e poliziotti presidiano l’area che circonda la prefettura in cui si tiene l’incontro del Cis- il contratto istituzionale di sviluppo – a cui parteciperanno il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, il ministro per la Salute, Giulia Grillo, il ministro per l’Ambiente Sergio Costa, il ministro per il Sud Barbara Lezzi e il responsabile dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.

In prefettura sono già arrivati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, la commissaria governativa per le bonifiche, Vera Corbelli e i sindaci dei comuni limitrofi. A pochi passi dal Palazzo del governo, in piazza Giovanni XXIII, si sono radunati i componenti delle associazioni ambientaliste, di quartiere e civiche che manifestano contro il governo.


 

“Siamo qui per dire al signor Di Maio che lui e i parlamentari cinque stelle hanno tradito il mandato elettorale. Hanno preso qui, il 47 per cento dei voti perché ci avevano fatto una promessa: chiudere Ilva. E non l’hanno mantenuta”, spiega Vincenzo Fornaro che è consigliere comunale ma è un ex allevatore, il primo a cui furono abbattuti i capi di bestiame per contaminazione da diossina.

“Dimenticano- aggiunge – di non essere più alla opposizione. Hanno fatto 12 decreti per salvare l’Ilva è invece ne bastava uno per salvare Taranto“.

“Non hanno tolto l’immunità penale si vertici del siderurgico e oggi dimostrano che hanno paura di venire qui, Di Maio non ha il coraggio di venire in piazza. Prima dicevano di farsi scortare dalla gente ora si fanno scortare dagli agenti”, conclude. Un gruppetto di quattro persone del meetup grillino sono stati contestati al grido di “Traditori”, “Bruciate quella bandiera”. I quattro avevano una bandiera cinque stelle.

“Siete la vergogna d’Italia”. È l’urlo di cittadini e ambientalisti che, in piazza Giovanni XXIII a Taranto, ricordano “le promesse tradite dai cinque stelle”. Chiamano il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, “ingannapopolo”. Striscioni, manifesti e fantocci dei ministri sono stati sistemati nella piazza.

DI MAIO: ABOLITA IMMUNITA’ PENALE PER I VERTICI AZIENDA

 

“Io sono qui oggi non solo per presiedere il tavolo istituzionale per Taranto ma anche per dire che ieri, in Consiglio dei ministri, abbiamo abolito l’immunità penale che permetteva ai vertici di Ilva di poter godere di alcuni esimenti legati a reati ambientali e ad alcuni reati odiosi che hanno fatto tanto male ai cittadini di Taranto”. Lo dice il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi di Maio a Taranto prima della riunione sul contatto istituzionale di sviluppo per la città.

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