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Resistenza, a Bologna ‘Mimma’ sorride dal muro delle scuole Bombicci

Un murales dedicato a Irma Bandiera, partigiana torturata e uccisa dai fascisti

Pubblicato:24-04-2017 14:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:09

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BOLOGNA – “Mimma” sorride sulla facciata delle scuole elementari Bombicci. Per lei, Irma Bandiera (Mimma era il suo nome di battaglia) è come tornare a casa, in quel quartiere di palazzine eleganti appena fuori dal centro storico di Bologna dov’è nata e morta, torturata e uccisa il 19 agosto del 1944 dai fascisti, che abbandonarono il suo corpo poco lontano da qui, nella strada che porta il suo nome.

Stamani, alla vigilia del 72esimo anniversario della Liberazione, la città le ha reso un nuovo omaggio: un grande murales realizzato con la tecnica dello ‘spolvero’ riproduce il volto sorridente di Irma, così come immortalato nella sua fotografia più famosa, ormai un’icona della Resistenza bolognese (con le dovute proporzioni, si potrebbe fare un parallelo con la foto scattata a Che Guevara da Alberto Korda, replicata in centinaia di murales).

LE SCUOLE BOMBICCI

Non è un caso che l’associazione Cheap e il duo di street artist di Orticanoodles abbiano scelto la facciata delle Bombicci per realizzare il grande affresco: la scuola non solo si trova nel quartiere di Irma Bandiera, ma, soprattutto, rivendica fin dal piano dell’offerta formativa “una vocazione democratica e anti-fascista”, che, spiega la dirigente Maria Rosaria De Marco, si concretizza in una serie di progetti sulla memoria.


L’inaugurazione del murales è stata una festa. Via Turati chiusa al traffico, bambini e famiglie per strada, il Piccolo coro R’esistente del Pratello, le autorità, con il sindaco Virginio Merola, il presidente del quartiere Porto-Saragozza Lorenzo Cipriani, il deputato Andrea De Maria, la vicesindaco Marilena Pillati, l’assessore Matteo Lepore, alcuni consiglieri comunali del Pd e il capogruppo di Coalizione civica, Federico Martelloni.

“Qui è stato fatto un lavoro che fa della memoria una componente fondamentale dell’educazione dei nostri bambini. I valori fondamentali della convivenza democratica si debbono affermare ogni giorno: l’uguaglianza, la libertà, l’antifascismo sono il lascito che ci è stato tramandato e che, grazie alla scuola, noi cerchiamo di tramandare ai nostri bambini”, sottolinea Merola.

“Impegniamoci, perché la memoria non sia solo una cosa da tenere nel cuore, la memoria si deve trasformare, come oggi, in impegno civico”, aggiunge.

LA STORIA DEL MURALES

Da diverso tempo l’associazione Cheap, una realtà tutta femminile nata per promuovere la street art come strumento di rigenerazione urbana, aveva in mente di realizzare un grande ritratto di Irma Bandiera su un muro della città.

“E’ il simbolo della Resistenza cittadina, un’icona”, spiega Flavia Tommasi.

Un progetto che si è concretizzato dopo la partecipazione al concorso “La buona vernice”, promosso dall’azienda bolognese Renner.

Cheap si classifica fra i primi dieci, ottiene un piccolo finanziamento e le vernici necessarie a realizzare il murales. Qui entrano in gioco gli artisti di Orticanoodles e il quartiere che con Cheap si è messo alla ricerca della parete giusta: la scelta è caduta sulle scuole Bombicci.

“Questo progetto è stato pensato specificatamente per Bologna”, precisa Wally, esponente del duo artistico.

Irma Bandiera è un’eroina nazionale (medaglia d’oro al valore militare, ndr), ma è anche una figlia di questo quartiere. Il volto resterà qui per sempre, come simbolo di chi ha deciso di sacrificare se stesso in nome del bene comune”, sottolinea Cipriani.

Per i bambini è già una figura familiare. “Durante la realizzazione del murales, ci chiedevano: ‘Andiamo a vedere Irma’“, racconta una maestra.

di Vania Vorcelli, giornalista professionista

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