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BOLOGNA – Si possono ottenere dai 1.500 euro ai 3.600 euro e le domande si possono inviare a partire da oggi: è il bonus nido, che quest’anno prevede un importo particolarmente alto (3.600 euro, appunto) per i bimbi nati nel 2024. La domanda va presentata all’Inps e serve ad ottenere un contributo per le rate dell’asilo nido, pubblico o privato. Sono comprese anche le forme di assistenza a domicilio per bambini con gravi patologie croniche. Come sapere quanto vi spetta? L’importo del bonus nido cambia in base all’Isee e alla data di nascita del bambino. La circolare dell’Inps (la potete consultare qui) ha spiegato tutto punto per punto, ma intanto proviamo a riassumere alcune informazioni utili.
Per avere accesso al bonus asilo nido, bisogna essere un cittadino italiano, comunitario o extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno. Si deve inoltre avere residenza stabile in Italia e il bimbo per cui si presenta domanda deve avere un’età compresa tra 0 e 3 anni. È possibile presentare domanda anche dopo il compimento dei tre anni, purché entro l’anno solare.
Il contributo può essere richiesto dal genitore oppure dall’affidatario del minore in affido temporaneo o preadottivo. Il genitore che presenta la domanda deve essere però lo stesso che poi pagherà le rate: come specificato nella circolare, il contributo va richiesto dal genitore “che sostiene l’onere del pagamento della retta”. Il “contributo forme di supporto presso la propria abitazione”, invece, deve essere richiesto dal genitore “che coabita con il figlio e ha dimora abituale nel medesimo comune.
Gli importi del bonus nido 2025 sono questi. Per i bambini nati in data antecedente al 1° gennaio 2024:
Per i bambini nati dopo l’1 gennaio 2024:
Le domande di contributo possono essere presentate da oggi, 24 marzo, fino al 31 dicembre: si può compilare la domanda online sul sito dell’Inps oppure andare in un patronato e farlo insieme agli operatori. Il bonus asilo nido è erogato “fino a esaurimento delle risorse disponibili”. Dopo aver presentato la domanda si riceve un codice identificativo e poi, una volta avvenuta l’autorizzazione della pratica, si potranno caricare le ricevute dei pagamenti già effettuati a partire da gennaio 2025. Fate attenzione: diversamente da quanto accade per l’Assegno unico universale, per il bonus nido non è previsto il pagamento di arretrati nel caso in cui l’Isee venga presentato dopo la domanda: non si possono ottenere integrazioni retroattive.
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