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Dantedì, Bianchi: “Come Ulisse studenti devono avere coraggio di osare”

Il ministro dell’Istruzione è intervenuto questa mattina all’evento di presentazione delle due mostre allestite dall’Accademia dei Lincei in occasione del Dantedì, che ricorrerà domani

Pubblicato:24-03-2022 12:17
Ultimo aggiornamento:24-03-2022 12:17

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ROMA – “Dante è un autore identificato con la nostra memoria. In un’epoca come la nostra, dominata da un presente ossessivo, recuperare la memoria ha un altissimo valore educativo. Siamo continuamente schiacciati in un presente immediato che viene espanso, esasperato e consumato dai media. Bisogna ricordare invece che la nostra identità è un’identità antica. E che l’identità è un fatto personale ma anche collettivo. C’è bisogno di recuperare la nostra storia nazionale, oggi sempre più europea”. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto così, questa mattina, all’evento di presentazione delle due mostre allestite dall’Accademia dei Lincei in occasione del Dantedì, che ricorrerà domani.

Alle due mostre ‘Con gli occhi di Dante. L’Italia artistica nell’età della Commedia’, e ‘La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media’; si accompagna anche il Docufilm ‘Le vie di Dante. L’Italia artistica al tempo della Commedia’. Il Dantedì, che ogni anno è dedicato ad un Canto specifico della Commedia, quest’anno sarà focalizzato sul XXVI dell’inferno, quello in cui avviene l’incontro tra Dante e Ulisse.

“Questo canto parla di chi ha avuto il coraggio di osare, di andare al di là del conosciuto. E anche questo è un valore fondante da trasmettere ai nostri giovani: non rimanere lì, non aspettare ma osare- ha aggiunto il ministro- Riscoprire Dante vuol dure avere il coraggio di osare dal punto di vista intellettuale. La scuola del futuro su cui stiamo lavorando al ministero dell’Istruzione, deve essere una scuola che spinge ad osare. Bisogna instillare nei ragazzi il dubbio, la volontà di sapere di più, di andare oltre anche il sole”. Bianchi ha poi ringraziato i Lincei per l’allestimento delle due mostre, che permetteranno ai giovani di fare esperienze immersive. “Le nostre scuole ne usufruiranno molto e avranno modo di rifletterne nel tempo. Ma per la scuola italiana- ha concluso Bianchi- ogni giorno è il Dantedì”.


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