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Lazio, nomine in Consiglio e Arpa: assolti Venafro, Felci, Calicchia e Pompa

Nei casi di Venafro e Pompa, per i giudici della II sezione del Tribunale capitolino, "il fatto non sussiste". Per quanto riguarda invece Felci e Calicchia "il fatto non costituisce reato".

Pubblicato:24-03-2021 16:53
Ultimo aggiornamento:24-03-2021 16:53

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ROMA – Maurizio Venafro, ex capo di Gabinetto del governatore del Lazio Zingaretti, Cinzia Felci, attuale segretario generale del Consiglio regionale del Lazio, Antonio Calicchia, ex segretario generale della Pisana, e Maria Grazia Pompa, ex vicedirettrice dell’Arpa Lazio sono stati assolti dal Tribunale di Roma nel processo per abuso d’ufficio e falso in relazione ad alcune nomine avvenute nel 2014 per il Consiglio regionale del Lazio e per l’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente.

Nei casi di Venafro e Pompa, per i giudici della II sezione del Tribunale capitolino, “il fatto non sussiste”. Per quanto riguarda invece Felci e Calicchia “il fatto non costituisce reato”.

A Cinzia Felci e Antonio Calicchia la Procura di Roma, che per i quattro aveva chiesto l’assoluzione, inizialmente aveva contestato l’incarico (affidato alla prima) di direttrice del Servizio di Coordinamento amministrativo delle strutture di supporto degli organismi autonomi del Consiglio regionale del Lazio, mentre a Maurizio Venafro e Maria Grazia Pompa l’atto di designazione in favore della seconda a vicedirettrice dell’Arpa Lazio.


Tra gli indagati nel procedimento della Procura c’era anche l’altro vicedirettore dell’Arpa Lazio, Sergio Marchi, che nel 2019 optò per il rito abbreviato e venne condannato a un anno di reclusione per abuso d`ufficio.

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