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Pd, Marcucci: “Malpezzi capogruppo, non condivido metodo ma ci sia unanimità”

Andrea Marcucci, spiega, non si ricandiderà come capogruppo PD al Senato "pur non condividendo il metodo, e nemmeno la soluzione che di fatto non considero una soluzione"

Pubblicato:24-03-2021 15:12
Ultimo aggiornamento:24-03-2021 15:36

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ROMA – “Per l’assemblea di domattina chiedo di sottoscrivere la candidatura di Simona Malpezzi, persona capace che ha maturato le esperienze necessarie per condurre adeguatamente un gruppo centrale nella politica italiana come è e sarà il gruppo PD al Senato”. Così il capogruppo PD al Senato uscente Andrea Marcucci, in conferenza a Palazzo Madama proprio sull’elezione del nuovo presidente dei senatori del Partito Democratico.

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Andrea Marcucci, spiega, non si ricandiderà come capogruppo PD al Senato “pur non condividendo il metodo, e nemmeno la soluzione che di fatto non considero una soluzione. Detto questo, penso si debba avere responsabilità e servano atti concreti. Bisogna dare il buon esempio, nella storia recentessima del PD non tutti hanno avuto coerenza e determinazione nel dare l’esempio. Abbiamo bisogno di qualità, uomini e donne capaci. Mi auguro di votare Malpezzi all’unanimità perchè lo merita“, aggiunge Marcucci.


“ORA COERENZA, CANDIDATI SINDACI GRANDI CITTÀ SIANO DONNE”

“Con Letta sono stato molto franco, ho sollevato critiche sul metodo e ho detto che ci vuole coerenza. Voglio vedere per esempio i candidati sindaci del PD nelle grandi città, mi auguro che anche lì si lavori per avere tante candidate. La questione di genere- prosegue Marcucci- è rilevante e fondante nel PD dove tanti e troppi errori sono stati fatti in passato. Credo sia sbagliato derubricare la questione di genere e risolverla chiedendo ai due capigruppo di Camera e Senato di farsi da parte”.

“Credo- prosegue l’esponente dem- si debba lavorare affinchè non ci sia un veto domani ad un segretario PD donna. Ci siamo andati molto vicino all’ultima assemblea. Personalmente ero stato consultato e avevo dato il mio personale consenso per Pinotti, Finocchiaro o Fedeli. Abbiamo scelto tutti insieme di eleggere Letta perchè gli riconosciamo valore, cultura, storia, entusiasmo, motivazione. Sono fiero della scelta ma mi auguro che domani il segretario PD possa essere donna”.

“NON LASCIO PARTITO, VOGLIO SVOLGERE RUOLO POLITICO”

“Il mio futuro? Sono onoratissimo di fare il senatore della Repubblica”, risponde Marcucci. “Non ho intenzione di lasciare il gruppo o il partito, voglio svolgere un ruolo politico dentro il Pd. Non sono interessato ad entrare nel governo o ad altri ruoli”.

“AMICIZIA CON RENZI UN VANTO, PAGO CALUNNIE SU APPOGGI ESTERNI”

“Pago la mia amicizia con Renzi? Ma no, le amicizie non si pagano, sono un vantaggio per chi le frequenta. Piuttosto ho sofferto un’altra cosa, la bugia di chi sosteneva che eravamo nel PD ma al servizio di qualcuno all’esterno. E’ una bugia inaccettabile, una calunnia strumentale che serviva a qualcuno per trovare un avversario, denigrare e non affrontare il merito delle questioni. L’amicizia non si paga mai, è un pregio e un vanto. Ma quando si utilizzano questi mezzi vuol dire che non si hanno altre argomentazioni”, conclude.

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