Berlusconi: “Mi fido di Salvini, soluzione è positiva”
24 marzo 2018
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ROMA – La prima donna alla presidenza del Senato fa sentire il suo effetto anche alla Camera. Con l’elezione di Elisabetta Maria Casellati allo scranno piu’ alto di Palazzo Madama, scendono da tre a due le cariche istituzionali mai ricoperte da una donna: manca ancora infatti l’elezione in rosa alla presidenza della Repubblica e alla presidenza del Consiglio.
I tre ‘vuoti’ istituzionali erano stati rimarcati nella legislatura appena conclusa dalla presidente uscente della Camera Laura Boldrini che aveva fatto apporre tre specchi con le targhe ‘Presidente del Senato della Repubblica’, ‘Presidente della Repubblica, ‘Presidente del Consiglio dei ministri’ nella cosiddetta ‘Sala delle donne’, inaugurata il 14 luglio 2016.
E’ la sala delle donne in politica. Reca sulle pareti i ritratti delle 21 costituenti, della prima presidente della Camera, Nilde Iotti, della prima donna ministra, Tina Anselmi, della prima presidente di Regione, Anna Nenna D’Antonio e delle prime dieci sindache elette nel corso delle elezioni amministrative del ’46.
Nei posti vuoti tre specchi. Cosi’ alle donne che visitano Montecitorio, soprattutto alle piu’ giovani, ricevono l’invito a specchiarsi con l’auspicio di ‘essere tu la prima’, come recita la targa accanto agli specchi. Con l’elezione di Casellati, prima donna a ricoprire la seconda carica istituzionale, uno degli specchi ora dovrà inevitabilmente andare via.
“Certamente- ha commentato Laura Boldrini dopo l’elezione- la sua foto sara’ presente nella Sala delle Donne che abbiamo voluto allestire a Montecitorio, nella quale sono rappresentate le figure femminili che hanno ricoperto per la prima volta incarichi istituzionali di rilievo”.
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