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Protezione Civile, 600mila euro per servizi sul territorio

TRIESTE - Quasi seicentomila euro è quanto stanziato dalla Regione

Pubblicato:24-03-2016 15:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:27

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protezione civileTRIESTE – Quasi seicentomila euro è quanto stanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia a quelle realtà istituzionali ed associative che con il loro intervento, in caso di emergenza sul territorio regionale, mettono a disposizione competenze, attrezzature ed esperienza. Questo il contenuto del decreto firmato dall’assessore alla Protezione civile Paolo Panontin, che va ad impegnare una spesa complessiva di 599 mila euro per l’anno finanziario 2016.
I soggetti beneficiati, ai sensi della legge regionale 64 del 1986, hanno sottoscritto una convenzione con la Regione in base alla quale, una volta decretato lo stato d’emergenza e dopo l’attivazione della sala operativa regionale della Protezione civile di Palmanova, forniscono un immediato servizio di pronto intervento.

   Nel dettaglio la distribuzione del fondo è la seguente: 400 mila euro, all’interno della cifra stipulata in convenzione di 1 milone e 200 mila euro per il triennio 2014-2017, vanno al Dipartimento dei Vigili del fuoco (VV.FF.), il quale opera prevalentemente in operazioni di antincendio boschivo; 65 mila è il quantum che viene messo a disposizione dell’Unione dei corpi pompieri volontari del Friuli Venezia Giulia (Ucpv-Fvg) che rappresenta all’incirca 300 volontari dislocati nelle aree della Val Canale e di Trieste.
   Complessivamente la convenzione  prevede 162 mila euro per la fascia temporale 2014-2016. 100 mila euro sono stati destinati all’Associazione nazionale Alpini (Ana), sulla base della spesa quadriennale prevista dalla convenzione di 450 mila euro per il periodo 2012-2016. L’Ana pur contare su oltre 1.500 volontari, i quali garantiscono un servizio logistico specializzato sull’allestimento delle cucine da campo; 17 mila euro (85 mila per il 2014-2018) sono a favore dell’Associazione radioamatori italiani  (Ari – Cr Fvg) unitamente ad altri 17 mila (anche qui 85 mila per il 2014-2018) destinati al Centro italiano di sperimentazione ed attivit` radiantistiche (Cisar). In entrambi i casi in caso di necessit` si offre un supporto nell’ambito delle comunicazioni via radio.
Ritengo che questa serie di accordi – ha affermato l’assessore Panontin – rappresenti un’asse fondamentale dell’organizzazione di un servizio di Protezione civile coeso e fortemente radicato sul territorio, ma anche pronto ad intervenire con la passione e la competenza di tanti volontari capaci di mettere a disposizione tempo ed energie per essere concretamente d’aiuto alle comunit`, in un momento difficile e drammatico – ha concluso – come pur essere quello in cui viene decretato uno stato di emergenza”.

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