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Tutela dei minori, le falle del sistema: “Bimbi allontanati per costrutti ascientifici”

Nella sala stampa della Camera dei deputati alla conferenza su ‘Tutela dei minori: le falle del sistema’

Pubblicato:24-02-2022 20:49
Ultimo aggiornamento:24-02-2022 20:49
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ROMA – “Si parla molto di tutela delle donne e dei minori, ma ci sono troppe falle, che partono dalla genericità di una normativa e dall’assenza di noi avvocati nei tribunali. Non per nostra volontà, ma perché noi che cerchiamo di tutelare le mamma siamo delle persone scomode”. A dirlo è l’avvocata esperta di diritto di famiglia e tutela delle fasce deboli Sara Fiorino, intervenuta stasera nella sala stampa della Camera dei deputati alla conferenza su ‘Tutela dei minori: le falle del sistema’.

Per Fiorino “quella che viene definita conflittualità è in realtà violenza e i giudici non possono sostituire la violenza con un’altra violenza. Prelevare un minore facendo irruzione con dieci-venti persone per garantire la bigenitorialità è violenza. Non è umano, non è tutela”.

Sul caso della mamma di Imperia, di cui si è occupata in l’agenzia Dire, l’avvocata ha detto: “Gli stessi servizi sociali hanno scritto che la bambina, alla vista del padre si è messa a urlare e a scappare”.


GIANNONE (FI): BIMBI ALLONTANATI CON COSTRUTTI ASCIENTIFICI, NON E’ TUTELA

La tutela dei nostri figli non è un tema con un colore politico. Tutti i documenti che ci prevengono giornalmente su casi di allontanamenti di minori dalle proprie case ci hanno portato a fare valutazioni su numeri importanti di bambini inseriti in strutture o famiglie affidatarie”. Così la deputata Veronica Giannone (Fi) intervenuta stasera nella sala stampa della Camera alla conferenza su ‘Tutela dei minori: le falle del sistema’.

“In alcuni casi- ha detto- quando ci sono abbandoni o maltrattamenti è giusto. Ma in moltissimi casi non ci sono queste motivazioni, ma costrutti ascientifici che con perizie di ctu portano a decreti di allontanamento anche quando non c’è bisogno. Questa non è tutela anzi crea dei traumi gravissimi. Il nostro lavoro in commissione giustizia continua e stiamo lavorando per delle mozioni da portare al Governo. Noi siamo qui a lavorare anche come madri”.

ASCARI (M5S): CASI COME MAMMA IMPERIA HANNO TROPPI PUNTI OSCURI

“Ringrazio il ministero per l’attenzione che ha dato al caso (la mamma di Imperia a cui è stata tolta la bambina con prelevamento coatto alla vigilia dell’Epifania) ma ribadisco che questi casi presentano molti punti oscuri”. Così la deputata Stefania Ascari (M5S) ha risposto all’agenzia Dire a margine della conferenza tenutasi stasera alla Camera dei deputati su ‘Tutela dei minori: le falle del sistema’.

Il riferimento è all’interrogazione parlamentare che Ascari ha rivolto alla ministra della Giustizia Marta Cartabia pochi giorni fa sul caso di una bambina di 10 anni di Imperia: “È stata sfondata una porta e prelevata una bambina con modalità brutali– ha ricordato Ascari- con almeno 20 persone, alla mamma è stato fatto un Tso e la bambina è stata portata presso lo stesso padre che la madre aveva denunciato per maltrattamenti e minacce”.

La ministra non ha trovato criticità nel modo in cui è stata trattata la vicenda ma per Ascari “ci sono aspetti che non convincono, ma ci sono ancor più in generale delle falle nel sistema di tutela dei minori. Questo è evidente perché oggi in Parlamento c’è una Commissione d’inchiesta che indaga sul perché i minori vengano allontanati e sono già arrivati oltre 100 esposti”.

La deputata ha sottolineato la “mancanza di competenza degli operatori che ruotano attorno al sistema di tutela minori” e “la mancanza di ascolto, come nel caso della bambina di Imperia che risulta non esser stata ascoltata”. Nelle aule di tribunale ci sarebbero poi “pregiudizi, soprattutto verso madri che denunciano violenza, maltrattamenti e minacce: il dito viene puntato contro di loro, non vengono credute e vengono colpevolizzate. Con oltre 100 esposti, l’attenzione deve essere massima e le istituzioni non possono voltare lo sguardo altrove”, ha concluso.

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