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Expo Dubai, la ricerca marchigiana per combattere la peste suina africana

L'azienda Diatheva di Cartoceto a Dubai, Carloni: "Realtà importante a livello regionale ed europeo"

Pubblicato:24-02-2022 17:04
Ultimo aggiornamento:24-02-2022 17:08
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carloni a dubai
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ANCONA – “Al momento non sono disponibili vaccini e non c’è evidenza di trasmissione dall’animale all’uomo, ma l’impatto economico è enorme e per questo sono necessarie soluzioni innovative nell’ambito della biotecnologia come quelle che può offrire Diatheva”. Lo dice in una nota il vicepresidente della Regione Marche Mirco Carloni, che oggi all’Expo di Dubai ha partecipato al seminario ‘Dagli animali all’uomo: l’importanza di monitorare i virus’, parlando della peste suina africana. Tra i relatori intervenuti anche Stefania Mariani, Ceo di Diatheva di Cartoceto, realtà nata da una spinoff dell’Università di Urbino specializzata in ricerca, sviluppo e produzione di soluzioni innovative nel campo delle attività diagnostiche veterinaria, cliniche e ambientali.

“Diatheva- aggiunge Carloni- rappresenta una realtà importante a livello regionale ed europeo nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie utili per rilevare la diffusione dei virus quali l’analisi del Dna e dell’Rna genomico. Come Regione Marche, siamo orgogliosi di essere un network di eccellenze: istituzioni governative, istituti zooprofilattici, aziende di biotecnologie, veterinari e allevatori, tutti insieme contribuiamo allo sviluppo di nuove metodologie di test virali per prevenire un’altra pandemia. Cooperazione e attenzione ai bisogni emergenti delle aziende e ricerca applicata sono gli elementi fondamentali per prevenire i rischi economici e di sanità pubblica di una pandemia di peste suina africana”.

Mariani, da parte sua, si è detta molto soddisfatta di partecipare ad un’iniziativa sullo sviluppo di nuove tecnologie diagnostiche per la prevenzione di possibili pandemie da virus. “Diatheva sta applicando tutta la sua tecnologia e i suoi dottorati per lo studio di nuovi metodi per la detection della peste suina africana sia in campo che in laboratorio- conclude Mariani-, la speranza è di poter mettere insieme tutte le competenze visto che collaboriamo con i più grandi centri di ricerca a livello europeo per trovare un vaccino a questo grande problema animale”.


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