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L’Italia condanna la Russia, Draghi: “Dialogo con Putin impossibile”

Il premier: "L'Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico". Mattarella convoca il Consiglio supremo della Difesa

Pubblicato:24-02-2022 07:24
Ultimo aggiornamento:25-02-2022 12:23

mario draghi
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ROMA – “Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il premier terrà una prima informativa con i presidenti dei gruppi parlamentari domani 25 febbraio, mentre la politica italiana prende posizione contro l’attacco della Russia all’Ucraina.

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CONSIGLIO SUPREMO DIFESA: “FERMA CONDANNA, CESSINO SUBITO OSTILITÀ”

“Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto oggi, al Palazzo del Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Luigi Di Maio; il Ministro dell’Interno, Cons. Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Dott. Daniele Franco; il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Giancarlo Giorgetti; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Giuseppe Cavo Dragone. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Roberto Garofoli; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Consigliere per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, Dott. Francesco Saverio Garofani”. Lo comunica il Quirinale in una nota.

“Il Consiglio Supremo di Difesa esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali – prosegue il comunicato – La Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. L’Italia ribadisce il pieno sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, Paese europeo amico e democrazia colpita nella sua sovranità. La Repubblica Italiana esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze”.

La nota del Quirinale continua: “Nell’affrontare la crisi in atto, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i Paesi membri dell’Ue e gli alleati della Nato è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione. L’imposizione alla Federazione Russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione europea. Perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente”.

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17.00 – ZINGARETTI: PAGINA BUIA DELLA STORIA, BENE REAZIONE UNITARIA

“Ferma condanna dell’invasione russa” e richiesta “di tornare indietro e ristabilire la pace”. Lo dice il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, davanti l’ambasciata russa nel sit in per protestare contro l’invasione russa in Ucraina.

“Quanto sta avvenendo in queste ore è una pagina buia della storia europea e mondiale. Tornano le bombe e ora si muore sotto i bombardamenti. Bene la reazione immediata unitaria dell’Italia, dell’Europa e dei nostri alleati per la richiesta di ritiro delle truppe”, conclude.

16.00 – TAJANI: METTERE IMPRESE AL RIPARO DA CONSEGUENZE GUERRA

“Incontro con il Presidente di Confartigianato Marco Granelli. Abbiamo discusso del caro energia e della situazione in Ucraina. Gli ho garantito massima tutela per le imprese, faremo di tutto per metterle al riparo dalle conseguenze negative che la guerra può avere sull’economia”. Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia

15.00 – CONTE SENTE I LEADER: QUADRO UE SENZA TRASCURARE INTERESSE NAZIONALE

”Non è il momento delle divisioni interne, una crisi internazionale di questa portata è un banco di prova importante per la politica”. A quanto si apprende da fonti M5S, questo è l’invito che telefonicamente Giuseppe Conte, leader del M5S, ha rivolto a Enrico Letta, Roberto Speranza, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni. “Le forze del Parlamento devono unirsi e ragionare su come supportare l’azione del governo in sede europea. Non è il momento di polemiche”.

Per Giuseppe Conte inoltre “è necessario evitare iniziative unilaterali, bisogna muoversi nel quadro europeo senza perdere di vista la tutela del nostro interesse nazionale”. Questo impegno contro ogni divisione è stato ribadito da Conte già nella telefonata avuta in mattinata con l’ambasciatore ucraino: il leader M5S si è reso promotore di questo auspicio unitario.

13.30 – DRAGHI: PUTIN RITIRI LE SUE FORZE

“L’Italia condivide la posizione dei nostri alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi, ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e utile. Ma l’esperienza di questi giorni mostra che le azioni del governo russo rendono, di fatto, questo dialogo impossibile”. Lo dice il premier Mario Draghi parlando a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri.

“L’Italia, l’Ue e tutti gli alleati chiedono al presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le sue forze al di fuori dei confini dell’Ucraina, in modo incondizionato”, ha aggiunto il premier.

13.20 – DRAGHI: DECIDEREMO SANZIONI MOLTO DURE

Draghi, dopo aver espresso “solidarietà piena e incondizionata del popolo e del governo italiano al popolo ucraino e al presidente Zelensky”, in vista della riunione del G7 di oggi ha annunciato: “Decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia”.

Il premier ha poi spiegato: “Con gli alleati della Nato ci stiamo coordinando per potenziare immediatamente le misure di sicurezza sul fianco est dell’alleanza e stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi alleati più direttamente esposti”.

Draghi ha ricordato che “la nostra ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine anche a tutela dei circa duemila italiani residenti, in massima allerta pronta ad adottare ogni misura necessaria”.

11.30 – SALVINI: SERVE UNITÀ NAZIONALE, NO POLEMICHE POLITICHE

“Conto che si sia tutti uniti per fermare quello che rischia di essere un disastro planetario. Oggi è il momento dell’unità nazionale”. Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera.

La Lega aderisce “a qualunque iniziativa e proposta politica che possa servire a fermare” la guerra in Ucraina. “La prima persona con cui ho parlato stamattina è stato l’ambasciatore ucraino che mi ha girato delle immagini che nel 2022 non si dovrebbero vedere”, sottolinea. Il leader del Carroccio critica “le piccole dichiarazioni di politica spiccia italiana: non bisogna inventare polemiche in una giornata tragica come quella di oggi”. La Lega, che non partecipava al Copasir da mesi, “stamattina è lì: in un momento di emergenza nazionale nessuno si può sottrarre”.

La condanna di Salvini all’invasione russa è “totale, ferma, senza se e senza ma, e senza dubbi. Il presidente Draghi, dal nostro punto di vista, ha il mandato a portare avanti qualsiasi iniziativa per bloccare una guerra impensabile e inaccettabile”.

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11.15 – DOMANI INFORMATIVA DEL PREMIER IN PARLAMENTO

Domani alle 10.30 il premier Mario Draghi terrà una informativa nell’aula della Camera. Le comunicazioni, quindi con un voto dell’assemblea, sono previste martedì alle 15.30 a Montecitorio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Dopo l’intervento a Montecitorio, il presidente del Consiglio terrà alle 12.30 una informativa anche in Senato sul conflitto tra Russia e Ucraina.

10.40 – MATTARELLA CONVOCA CONSIGLIO SUPREMO DIFESA

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per oggi alle ore 16.30.

9.45 – LA FARNESINA CONVOCA L’AMBASCIATORE RUSSO

“Il segretario generale del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina su istruzioni del ministro Luigi Di Maio l’Ambasciatore della Russia presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov”. Lo fa sapere tramite una nota la Farnesina.

Sequi, continua il comunicato, “ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell’Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale”.

9.00 – MELONI: INACCETTABILE ATTACCO BELLICO RUSSIA

“Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

8.30 – LETTA: “PUTIN PORTA MONDO SU STRADA FOLLIA, ORA NO AMBIGUITÀ”

Quella decisa invadendo l’Ucraina è una “strada di follia rispetto alla quale il presidente Putin in modo ingiustificato sta portando l’Europa e il mondo”. Il segretario del Pd Enrico Letta lo dice al Gr1. “Ma non bisogna essere arrendevoli e cedevoli, non c’è spazio per ‘terzismi’ e ambiguità, c’è spazio per una reazione ferma perché sono in gioco i principi che sono alla base della nostra convivenza civile e della stessa vita dell’Europa”, avverte Letta.

Il segretario dem ha anche lanciato l’idea di una protesta davanti all’ambasciata russa: “Oggi pomeriggio proponiamo di ritrovarci alle 16.00 di fronte all’ambasciata russa a Roma per esprimere la nostra ferma condanna dell’invasione russa dell’Ucraina. #StopInvasioneRussa #UcrainaLibera”, ha scritto Letta su Twitter.

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