ROMA – L’aula della Camera ha approvato il decreto Milleproroghe con 322 sì, 2 no e 31 astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Il tema della prescrizione è saltato dal dl ed è stato rinviato a un successivo provvedimento, in attesa di rivedere i disegni di legge sulla riforma del processo penale. La maggioranza ha adottato un ordine del giorno che impegna il governo “a migliorare l’efficacia e l’efficienza della giustizia penale, in modo da assicurare la capacità dello Stato di accertare fatti e responsabilità penali in tempi ragionevoli, assicurando al procedimento penale una durata media in linea con quella europea, nel pieno rispetto della Costituzione, dei principi del giusto processo, dei diritti fondamentali della persona e della funzione rieducativa della pena”. Tornando al decreto, le misure approvate dalla Camera prevedono il rinvio di un altro anno del passaggio al mercato libero dell’energia, mantenendo il regime di maggior tutela fino al 31 dicembre 2022. È passata una mini proroga delle concessioni per le trivelle con la moratoria fissata al 13 agosto che viene estesa al 30 settembre.
Il blocco degli sfratti resta al 30 giugno, ma potrebbe essere rimodulato in un provvedimento successivo (forse il quinto Dl Ristori) con aiuti per i padroni di casa che da un anno non possono liberare gli immobili. Più tempo ai Comuni per depositare le loro osservazioni (si passa da 60 a 180 giorni) su dove localizzare il deposito delle scorie nucleari e maglie più larghe per i precari della Pa che potranno maturare i requisiti per la stabilizzazione e partecipare ai concorsi fino al termine del 2021. Si rafforza la struttura di missione del Mef che vigilerà sul Recovery plan e potrà contare su 30 assunzioni ad hoc. L’anno accademico viene allungato al 15 giugno per aiutare gli studenti universitari a finire gli esami e laurearsi in corso. Sarà possibile spendere il bonus vacanze entro dicembre (il termine scadeva a giugno) mentre le aziende potranno presentare la domanda scaduta per la cig Covid fino al 31 marzo. Infine, il divieto di test sugli animali nelle sperimentazioni cliniche slitta di 3 anni
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