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VIDEO | Presentato a Napoli il progetto di integrazione sociale ‘Più scherma meno schermi’

"Importante lavorare sempre più nel mondo della disabilità" dichiara Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli, a margine della conferenza stampa a palazzo San Giacomo

Pubblicato:24-02-2020 15:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:02

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NAPOLI – “Grazie all’intervento della Fondazione Banco Napoli abbiamo avviato questo progetto di integrazione sociale attraverso la scherma all’istituto Domenico Martuscelli dove operiamo con il Club schermistico Partenopeo sulla scia di attività che abbiamo avviato già da tempo”. Così Sandro Cuomo, ct della Nazionale italiana di spada, presenta in conferenza stampa a palazzo San Giacomo il progetto ‘Più scherma meno schermi’.

In sala giunta erano presenti, tra gli altri, Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli; Carmine Mellone, presidente Cip Campania; Mario Mirabile, presidente Uici sezione Napoli; Rossana Pasquino, atleta paralimpica; Massimo Mercurio Miranda, atleta non vedente; Francesco Iannelli, atleta paralimpico.

“Visto che la nostra attività stava funzionando bene – spiega Cuomo – abbiamo scelto di lavorare in maniera più strutturata integrando tutte le disabilità, sia quelle sensoriali che quelle motorie, con i normodotati che così lavorano insieme. Quando un non vedente, ad esempio, tira con uno schermitore in carrozzina si benda e si siede per far tirare tutti sempre mettendoli nelle condizioni – conclude – di poter competere”.


BORRIELLO: “IMPORTANTE LAVORARE SEMPRE PIÙ NEL MONDO DELLA DISABILITÀ”

Le Universiadi ci hanno lasciato un patrimonio da sfruttare e lo stiamo facendo. Oggi si presentiamo un bel progetto di integrazione attraverso la scherma: è importante lavorare sempre più nel mondo della disabilità, l’amministrazione c’è e mette a disposizione il proprio patrimonio di impiantistica“. Lo sostiene Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli.

“Questo e’ un bellissimo progetto che noi mettiamo in atto già ogni mercoledì tirando con i non vedenti, con gli amputati e così via. È un mondo di integrazione e anche un modo per sentire i sensi che non ricordiamo di avere o non ricordiamo di avere così predominanti”. Cosi’ Rossana Pasquino, atleta paralimpica in lotta per la qualificazione a Tokyo 2020.

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