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Oggi gli Oscar 2019: nomination, pronostici e dove vedere la cerimonia

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Pubblicato:24-02-2019 12:14
Ultimo aggiornamento:24-02-2019 12:14

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ROMA – E’ finalmente arrivata la notte più attesa del mondo del cinema. Questa sera nel Dolby Theatre di Los Angeles verrà celebrata la 91 edizione degli Oscar. In Italia sarà possibile assistere alla cerimonia, con tanto di red carpet e interviste ai protagonisti, su Sky Cinema Oscar (canale 304) a partire dalle 22:50, oppure su Sky Uno (canale 108) dalle 00:30.

Per chi non fosse abbonato, la diretta dal tappeto rosso del Dolby Theatre verrà trasmessa in chiaro anche su Tv8 a partire dalle 23.40 e in streaming online sull’app SkyGo e gratuitamente sul sito di TV8. La cerimonia di premiazione vera e propria inizierà circa alle 2 di notte ora italiana.

Chi condurrà la cerimonia?

Per la prima volta dopo 30 anni non ci sarà un conduttore unico alla guida della kermesse, dopo la rinuncia da parte dell’attore e comico Kevin Hart, al centro di polemiche per alcuni sui post omofobi. Ad alternarsi sul palco del Dolby Theatre saranno diversi personaggi del mondo dello spettacolo, di cui però non sono stati resi noti i nomi. Secondo i rumors a presenziare la cerimonia  potrebbero esserci addirittura gli Avengers: da Robert Downey Jr. a Chris Evans fino a Mark Ruffalo e Scarlett Johansson.


Confermata la premiazione in diretta di tutte e 24 le categorie degli Oscar, dopo il polverone sollevatosi a seguito della decisione dell’Academy di trasmettere in un secondo momento i premi assegnati a 4 categorie (fotografia, montaggio, cortometraggio dal vivo, acconciature e trucco).

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I favoriti

Tra i favoriti di quest’edizione ci sono sicuramente il personalissimo “Roma” di Alfonso Cuarón, omaggio al quartiere di Città del Messico in cui il regista è cresciuto. L’opera dalla storia produttiva complessa, Leone d’oro a Venezia, è candidata in ben 10 categorie, tra cui miglior film. Nel caso in cui si aggiudicasse la statuetta più ambita, cosa molto probabile, sarebbe la prima pellicola prodotta da Netfilx a trionfare agli Oscar, mettendo probabilmente la parola fine alla disputa tra il mondo delle piattaforme streaming e quello dei festival internazionali.

 Il film è in corsa anche per la miglior attrice protagonista, l’esordiente non professionista Yalitza Aparicio, perfetta nel ruolo della giovane e disorientata Cleo. La ragazza ha però ben poche speranze di aggiudicarsi la statuetta dorata, che quasi sicuramente verrà assegnata a Olivia Colman, la regina Anna de “La favorita”. Sempre per il film di Yorgos Lanthimos sono in corsa le due cattive co-protagoniste, “nemiche” nella cerimonia come nella pellicola per accaparrarsi i favori reali. Una dura battaglia quella tra Rachel Weisz e Emma Stone: a vincerla potrebbe essere però quest’ultima, graffiante nei panni dell”umile’ Adigail.

Altra dura lotta sarà quella per il miglior attore protagonista: tra i favoriti ci sono Rami Malek per “Bohemian Rhapsody” e Christian Bale per “Vice – L’uomo nell’ombra”. Una scelta non facile per l’Academy che dovrà decidere se assegnare il riconoscimento all’interprete del film campione di incassi sulla vita di Freddie Mercury oppure al Bale trasformista, ingrassato di 20 kg per vestire i panni del politico americano americano Dick Cheney, già Golden Globe per la sua interpretazione.

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Non ci aspettiamo invece un grande risultato dal film “A Star is born”: la pellicola quasi certamente porterà a casa solo il premio per la miglior canzone originale, grazie al brano scritto e interpretato da Lady Gaga “Shallow“, che la cantante eseguirà durante la cerimonia insieme a Bradley Cooper, co-protagonista e alla sua prima regia in questa pellicola.

Per ciò che riguarda i film con al centro tematiche “di colore”, diciamo che quest’anno c’è l’imbarazzo della scelta. Gli effetti della campagna #OscarsSoWhite, l’hashtag lanciato sui social qualche anno fa per sottolineare come i candidati nelle quattro categorie degli attori fossero tutti bianchi, ha sortito i suoi effetti, tanto che tra i candidati al premio per la miglior regia quest’anno c’è anche Spike Lee, per “BlacKkKlansman”, il regista afroamericano che nel 2016 non si presentò a ritirare il premio alla carriera in segno di protesta proprio per il fatto che per due anni di seguito nella categoria miglior attore e migliore attrice non ci fossero attori di colore.

E nero è anche il primo film sui supereroi ad essere candidato agli Oscar: si tratta di “Black Panther”, pellicola che probabilmente porterà a casa diversi riconoscimenti nelle categorie tecniche, ma difficilmente quella per il miglior film. Potrebbe invece sorprendere (e lo speriamo) un film partito in sordina ma sicuramente degno di nota, con al centro la tematica del razzismo, parliamo di “Green Book” candidato a 5 premi Oscar e probabilmente destinato ad aggiudicarsi quello per il miglior attore non protagonista, per Mahershala Ali (già premiato nel 2017 per il film Moonlight), e chi può dirlo, magari anche quello per il miglior film.

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