NEWS:

A Bologna odore di cannabis vicino alla scuola, i consiglieri di istituto difendono Labas

"Sì a denunciare l'uso di sostanze, ma non alimentare paure"

Pubblicato:24-02-2018 16:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:31

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA  – Se sono state consumate sostanze illecite in vicolo Bolognetti da persone riconducibili a Labas, ci penseranno “le autorità competenti”. Anzi, la speranza è che anche il Comune di Bologna adotti “provvedimenti di natura amministrativa”. Detto questo, però, “alimentare paure e preoccupazioni eccessive” non serve, anche perché c’è una “prevalente volontà condivisa di far funzionare” il progetto. A dirlo sono due consiglieri di istituto, Amedeo Bianchi e Giuseppe Tarsitano, che commentano così le preoccupazioni dei genitori dell’Ic 16 portate ieri in commissione a Palazzo D’Accursio dalla vicepresidente del consiglio d’Istituto, Laura Lecchi, sulle “esalazioni di fumo tipo cannabis” avvertite nella nuova casa del centro sociale.

“Il procedimento amministrativo che ha condotto all’assegnazione dei locali di vicolo Bolognetti a Làbas è, fino a prova contraria, regolare- affermano Bianchi e Tarsitano- l’associazione, dopo aver preso possesso dei locali, ha iniziato ad allestirli per svolgere attività sociali e di cittadinanza attiva”. I due consiglieri d’istituto sottolineano, come già ieri i genitori, l’uso di “simboli non consoni ai luoghi” che “dopo ripetuti interventi del Comune di Bologna, sono stati rimossi. E altri similari lo saranno nei prossimi giorni”. In generale, però, “vi è una prevalente volontà condivisa di far funzionare un progetto civico”. Riguardo alla denuncia dei genitori, aggiungono Bianchi e Tarsitano, “se è accertato che ragazzi riconducibili a Labas o qualunque altro soggetto hanno fatto uso di sostanze illecite nel quadriportico, tale condotta è censurabile e oggetto di denuncia alle competenti autorità. E, nel caso, si auspica anche l’adozione di provvedimenti di natura amministrativa, da parte del Comune di Bologna”.

Al netto di questo, però, “deve prevalere il principio che la rigenerazione di uno spazio urbano, con attività lecite e di inclusione sociale, è una risorsa per il territorio e per le persone che lo frequentano, e noi tutti dovremo contribuire a consolidare questa realtà, senza eccessi, ma intervenendo laddove necessario con i mezzi che la legge e i regolamenti comunali forniscono a ciascuno”. Quello che conta, sostengono i due consiglieri di istituto, sono “il mercatino del mercoledì, le iniziative per i bambini, le attività di vicinato e di artigianato” messi in atto da Labas. Senza dimenticare che, dopo l’incontro con l’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini, e con la presidente del Quartiere Santo Stefano, Rosa Amorevole, “si è proceduto alla chiusura definitiva del bar Bambi, alla verifica del regolare funzionamento delle telecamere, ad avviare un progetto per il percorso sicuro casa-scuola dei bambini, a verificare e migliorare il sistema di illuminazione delle vie laterali tra piazza Aldrovandi e porta San Vitale, oltre ad aprire un rinnovato dialogo costruttivo con i cittadini e le associazioni che operano sul territorio”. Su vicolo Bolognetti, insistono dunque Bianchi e Tarsitano, “c’è la volontà di seguire con attenzione e serietà lo sviluppo dell’avviso pubblico, senza toni da campagna elettorale, o alimentando paure e preoccupazioni eccessive, ma con rinnovato interesse al tema dell’innovazione civica e di una comunità di cittadini che guarda al futuro, in un clima di pace, serenità e fiducia reciproca”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it