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Report del Consiglio grande e generale del 24 febbraio – Seduta mattutina

SAN MARINO - I lavori consiliari, nell'ultimo giorno della sessione di Febbraio, in mattinata proseguono il dibattito al

Pubblicato:24-02-2017 14:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:56

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SAN MARINO – I lavori consiliari, nell’ultimo giorno della sessione di Febbraio, in mattinata proseguono il dibattito al comma 21, sullo stato dei conti pubblici, dibattito aperto mercoledì notte dal riferimento del segretario di Stato per le Finanze Simone Celli. Al termine della seduta della mattina, l’Aula mette in votazione tre Ordini del giorno, rispettivamente di maggioranza, del Pdcs e di Rete-Mdsi. Il primo viene approvato con 29 voti a favore, 17 contrari e 2 astenuti. Respinti invece gli altri due Odg, quello del Pdcs registra 28 voti contrari, 17 favorevoli e una astensione; il testo di Rete-Mdsi 29 sì, 17 voti contrari e 2 astenuti. L’Ordine del giorno delle forze di maggioranza, Ssd-Rf-C10, votato a maggioranza, impegna quindi il congresso di Stato, tra le altre cose, “ad attuare iniziative finalizzate a perseguire un equilibrio strutturale avviandole fin dal prossimo bilancio di assestamento, da approvarsi entro il prossimo mese di luglio, con l’obiettivo di conseguire l’equilibrio strutturale fra entrate e spese ordinarie con il bilancio di previsione del 2019”. La maggioranza inoltre impegna il governo a mettere in atto provvedimenti anti-spreco e per ricostruire riserve di liquidità, infine ad “attivare nell’immediato un confronto stabile con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per affrontare i temi inerenti la finanza pubblica, definire interventi partecipati per risolvere le problematiche in atto e rilanciare le politiche di sviluppo”.
Concluso il comma 21, si è passati alla ratifica dei decreti delegati, con l’approvazione di quelli non scorporati. Nel pomeriggio l’Aula affronterà quindi l’esame dei decreti delegati scorporati.

Comma 21. Riferimento del Governo sullo stato dei conti pubblici e successivo dibattito.

Simone Celli, segretario di Stato per le Finanze (sintesi del riferimento introduttivo al dibattito, del 22 febbraio, seduta notturna)


Voglio iniziare il mio intervento chiarendo innanzitutto la cornice dell’iniziativa appena svolta, denominata “Operazione Verità sui Conti Pubblici”. Non c’è stata mai nessuna intenzione di mettere in discussione la veridicità dei dati di bilancio e ugualmente non si è mai pensato all’esistenza di manipolazioni: l’unico obiettivo era ed è rendere fruibili e leggibili i dati di bilancio, informando correttamente la cittadinanza. Non piace il termine “Operazione Verità”? Bene, chiamiamola allora “Operazione Consapevolezza”, consapevolezza della situazione generale in cui si trova la finanza pubblica. In questi giorni c’è chi ha parlato di “terrorismo” in relazione alla nostra iniziativa politica. Mi pare un termine poco pertinente con un dibattito politico. Finisce sempre per “ismo”, ma sinceramente il termine più appropriato, almeno secondo me, è “realismo”. Il realismo di chi è consapevole dei problemi, il realismo di chi non vuole nasconderli e sottovalutarli e soprattutto il realismo di chi li vuole risolvere. Come già sostenuto nel corso dell’incontro con la cittadinanza di mercoledì scorso, il nostro non sarà l’approccio di chi vuole giocare la partita dello scaricabarile, individuando colpe e colpevoli della situazione odierna e puntando il dito contro i governi che ci hanno preceduto. Sarebbe molto facile, ma non ci interessa affatto inasprire lo scontro politico su un tema così delicato come quello della gestione della finanza pubblica. Ereditiamo una situazione difficilissima, questo è evidente. Ed è proprio questa la ragione che ci porta a osservare l’approccio di chi intende assumersi la responsabilità, la responsabilità di chi vuole dare risposte concrete e tempestive ai problemi esistenti. Non mi dilungo sui dati che sono pubblici da alcuni giorni e che sono stati trasmessi a tutti i Consiglieri nel pomeriggio di martedì. Con il dibattito di oggi vorrei condividere con l’intera Aula Consiliare un’analisi seria e approfondita sulla situazione attuale e sulla strategia da mettere in atto per gestire in modo corretto una fase che indiscutibilmente presenta diverse criticità.

Alcuni spunti di riflessione:
– Il rapporto debito/PIL al 22% è un dato positivo e incoraggiante che va rimarcato. In un’ipotetica Europa a 29 Stati, con San Marino dentro, ci classificheremmo al secondo posto dietro a Estonia (9,4%), al pari di Lussemburgo e davanti a Bulgaria (29%), Danimarca (38,3%), Lettonia (39,9%). Anche il Principato di Andorra, che insieme a noi sta conducendo il negoziato per l’accordo quadro di associazione, ha un rapporto percentuale peggiore del nostro (41%).
– La permanenza dell’equilibrio strutturale di bilancio: le uscite superano le entrate di 20/25 milioni di euro per ogni esercizio finanziario;
– Il problema strutturale delle scarse riserve di liquidità;
-L’eccesso di spesa corrente che penalizza la spesa in conto capitale.
Gli obiettivi da raggiungere sono 1.la ricostruzione di adeguate riserve di liquidità; 2. raggiungere il pareggio di bilancio nell’esercizio finanziario 2019;3 ridurre la spesa corrente. Come intendiamo dare concretezza a questi obiettivi? Praticando una programmazione economica e finanziaria di alto livello con una prospettiva di medio-lungo termine. L’aumento della competitività di sistema, il reperimento di nuove fonti strutturali di entrate e il contenimento e la riqualificazione della spesa, sono le direttrici su cui si muoverà l’azione del Governo nel prossimo futuro.
È fondamentale intervenire su due livelli:
1. Incrementare la crescita;
2. Consolidare il quadro generale della finanza pubblica.
Gli interventi per la crescita riguardano la riduzione della burocrazia, la semplificazione normativa, la certezza del diritto, il potenziamento delle opere pubbliche, il rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche, l’investimento in formazione, l’adozione di specifici progetti di marketing territoriale e di comunicazione, il mantenimento di una fiscalità leggera e l’elevazione dello standing delle relazioni internazionali.
Il consolidamento del quadro della finanza pubblica verrà perseguito con le riforme strutturali: la riforma del sistema previdenziale, il cambiamento del modello di imposizione indiretta, il completamento del processo riorganizzativo della pubblica amministrazione e l’aggressione alla spesa improduttiva attraverso una spending review seria e concreta.
Sul discorso liquidità desidero compiere alcune considerazioni: è chiaro che il problema c’è e non va taciuto ma non c’è alcun bisogno di fare allarmismi. Il Governo è già al lavoro per garantire il funzionamento della macchina pubblica. Tutti gli impegni facenti capo allo Stato verranno onorati, su questo non ci sono dubbi.
Nel medio-lungo termine le riserve di bilancio verranno ricostituite con gli avanzi di amministrazione che dovranno nuovamente essere generati a partire dall’esercizio finanziario 2019.
Nel breve e brevissimo termine, invece, si può ragionare su un duplice terreno: – L’adozione di misure straordinarie varate dal governo e approvate dal Consiglio Grande e Generale; – Il ricorso a finanziamenti esterni, rispetto ai quali non è stata presa alcuna decisione. In tal senso, smentisco categoricamente le ricostruzioni compiute da alcuni organi di informazione e da ambienti politici rispetto a richieste di aiuto già avanzate dal Governo a Italia e FMI. Ogni eventuale scelta in questa direzione verrà compiuta con il massimo coinvolgimento del Paese e dell’Aula Consiliare.
L’indebitamento non è una bestemmia. Rappresenterebbe di sicuro una scelta inedita per il nostro Paese, scelta però che – è bene ribadirlo – hanno già compiuto prima di noi tanti altri piccoli Stati, come Cipro, Malta, Irlanda e Islanda. Lo stesso Principato di Andorra ha emesso bond di Stato. San Marino è nelle condizioni di far fronte a ogni tipo di sfida, anche all’eventualità di avviare un processo di finanziamento esterno. Nessuna paura: con politiche economiche orientate alla crescita, con una gestione prudente e rigorosa del bilancio e uno standing di relazioni internazionali di alto livello, ogni sfida è alla nostra portata.
Entro luglio intendiamo pervenire all’approvazione dell’assestamento di bilancio per intraprendere un percorso virtuoso di risanamento della finanza pubblica. Il confronto con l’Aula sarà intenso e approfondito in questi mesi. Ricercheremo il coinvolgimento più ampio possibile: non sarà semplice, di fronte a noi ci sono scelte impegnative ma che vanno prese. Sono certo che San Marino abbia le risorse umane e materiali necessarie per farcela a uscire dall’odierno momento di difficoltà. E ce la farà!

Dibattito di oggi, 24 febbraio, seduta della mattina.
Gian Carlo Capicchioni, Psd
Operazione verità è il termine che il segretario alle finanze e nuova maggioranza hanno scelto per la serata. Celli nel discorso introduttivo ha poi usato la parola “operazione consapevolezza”. Mi piace di più. Però quando usiamo termini forti come possibili shock, credo che la cosa comincia a preoccupare. C’è molta preoccupazione. Siamo invece consapevoli che non siamo vicini allo shock. La carenza di liquidità degli ultimi anni non è stato un problema nascosto da nessuno, basta guardare il programma economico a giugno. Insomma, non è una novità. Si parla di debito. Siamo arrivati a 247 milioni, per fare fronte a carenze liquidità e rafforzare il sistema bancario e finanziario. Ma non si può parlare solo di debiti, necessariamente anche dei crediti. Lo stato li vanta sull’ordine di 100 milioni. Se facciamo il saldo si riduce a 147 mln di euro. Dobbiamo vedere allora se i crediti sono riscuotibili, ma quando si espongono numeri vanno dati tutti, non solo la parte che interessa. Sul deficit strutturale, se lo guardiamo dal punto di vista del bilancio consolidato, è vero. Sono maggiori le uscite rispetto alle entrate. Però se andiamo a scomporre i bilanci, quello dello stato è attivo. Si parte con un bilancio negativo in partenza. Servono riforme strutturali per riequilibrare. E’ urgentissima una riforma previdenziale, una riorganizzazione dell’ss, perché oggi lo Stato fra sanità e previdenza trasferisce tutte le entrate delle imposte dirette (Igr). Qualcosa non funziona. Bisogna riequilibrare. Altra riforma strutturale è quella dell’imposta indiretta. C’è un progetto già definito che non scopiazza sistemi a noi vicini, ma ha avuto il benestare della comunità europea, è eurocompatibile, unico rammarico è che il governo precedente non è riuscito a portarla a compimento.

Tony Margiotta, Ssd
Era necessaria una serata di consapevolezza che in passato è mancata nella cittadinanza e in certi settori.
Ringrazio l’ex segretario Capicchioni per aver parlato di riforme importanti compiute e anche delle difficoltà avute nella precedente legislatura. Il punto è che allora ci si è trovati imbalsamati sulle cose da fare. La nostra modalità di lavoro non è unilaterale, del tipo ‘solo la maggioranza fa viene e vota’. Ci vuole coinvolgimento da parte di tutta la politica, delle categorie, parti sociali, del Paese. Interverremo sulla base dei principi dell’equità e della solidarietà, sono fondamentali. Mi auguro ci sia atteggiamento propositivo e di condivisione per risolvere le problematiche.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Ho visto l’intervento del Segretario Celli durante la serata da un video, c’è un punto in cui dice che chiunque avrebbe vinto le elezioni si sarebbe trovato in difficoltà, è l’unico punto in cui mi trovo d’accordo. Tutti sarebbero stati in difficoltà, tranne forse la Dc che oggi si incensa del buon lavoro fatto in precedenza.
Vi siete arrabbiati perché qualcuno ha parlato di terrorismo, lei ha corretto parlando di realismo che io però non ho sentito. Lei ha accennato ad interventi nel medio-lungo termine, ma non nel breve. Visto che non ha escluso interventi una tantum, allora le chiedo, avete pensato a fare un’altra patrimoniale, un taglio ai dipendenti del pubblico? Avete pensato quale cosa immediata fare rispetto ai tagli delle pensioni? Di inserire ticket sanitari? Queste risoluzioni nel brevissimo tempo mancano sia nella serata di realismo, sia nel suo riferimento in Aula. Posso condividere o meno di discutere del lungo periodo, ma da qui a giugno non sono stati portati esempi su quello che lei vuole fare e non ho sentito neanche dalla maggioranza cosa si vuole fare, se non dire che c’è stato un cambiamento di metodo con la serata pubblica. Insomma sul medio-lungo periodo qualcosa è stato detto, ma non sul breve. Credo che in Consiglio vado fatto qualche accenno su quale intervento una tantum si intende introdurre perché è la sede giusta, poi chiunque può prendersi la briga di andare in mezzo alla gente e spiegarlo.

Mimma Zavoli, C10
Dobbiamo gestire l’emergenza, non possiamo farci governare da lei come in passato e abbiamo bisogno di dati precisi che in questo Paese languono, sono frammentari. E invece dai dati possono arrivare input per provvedimenti per calibrarli al meglio. Le nostre segreterie di Stato sono già al lavoro. Questo governo lavora insieme, dialoga con la maggioranza. Ciò che dobbiamo fare l’abbiamo chiaro, certamente sarà un compito nno facile e sarà condiviso con la gente. Noi siamo per l’informazione lucida e molto chiara, non certo per atti terroristici come qualcuno vuole fare passare.

Denise Bronzetti,Ps
A cosa è servita la serata verità, per giustificare patrimoniale, ticket, tagli agli stipendi? Questo è quello che in un’operazione verità uno si aspetta. Altrimenti si alimenta un clima di incertezza in una situazione già difficile, dove l’economia non gira e un clima tale per cui, anche chi aveva una mezza intenzione di venire a investire a San Marino, si ferma. E’ evidente quello che dopo quella serata si è mosso. Fuori di qui tutto questo ha avuto una eco importante. Ma lo sapete che l’economia interna gira perché il potere di spesa fino ad oggi l’hanno garantito i dipendenti pubblici? Molte attività sarebbero diversamente già chiuse. In un dibattito onesto sui conti pubblici qualcuno avrebbe dovuto piuttosto preoccuparsi su quali sono gli interventi utili per far girare al più presto l’economia.

Marco Gatti, Pdcs
Ho capito perché il Fondo monterario ha sospeso il suo giudizio. Dai vostri interventi ho capito che avete una grande confusione su cos’è un bilancio, su cosa sono le uscite ed entrate straordinarie, cos’è un conto economico, la liquidità viene confusa con il bilancio. In questa confusione diventa difficile ragionare di prospettiva. E capisco perché il bilancio di assestamento viene spostato in avanti. A luglio questo bilancio cambierà ben poco, perché del 2017 rimarranno di fatto tre mesi su cui incidere. Si è parlato di serata verità, dell’apertura del vaso di Pandora, tutto strutturato per fare il pieno, tutto è stato funzionale a portare gente in una sala per raccontargli delle cose, ma non si è pensato alle conseguenze, neanche nei giorni dopo. Tutto quello che diciamo viene ripreso dalla stampa, le cose sono strumentalizzate, e la stampa italiana ha dipinto San Marino in modo che tutto il lavoro sull’immagine fatto è scemato. Un investitore cosa dice, ‘vado investire in un Paese che non ha liquidità? Cosa mi devo aspettare da paese che ha uno shock di liquidità?’. Fuori di qui c’è una spinta perché San Marino opti per un prestito internazionale che non è giustificata. Invece di pensare a soluzioni internazionali,g uardiamo alle soluzioni domestiche. Nell’ultima legge di bilancio c’è scritto cosa dobbiamo fare se abbiamo problemi di liquidità. All’articolo 16, il congresso di Stato è autorizzato a fare aperture di credito o un mutuo più strutturato. Non creiamo tensioni nella gente su problematiche che non sono problematiche effettive. Il problema vero oggi è come facciamo non a introdurre provvedimenti straordinari o a far crescere la fiscalità, ma come facciamo sì che questo Paese che è attrattivo possa essere più conosciuto per nuovi investitori che vengano qui a fare affari e ridistribuire ricchezza nel Paese.

Roberto Giorgetti, Rf
Da un lato si dice che si è stato fatto allarmismo e terrorismo, diffondendo dati che dovevano essere nascosti, dall’altra che erano dati conosciuti a tutti perché erano nella relazione della Commissione di controll odella Finanza pubblica. Bisognerà decidersi. Mi sembra un approccio bipolare. Noi abbiamo un approccio diverso dal tenere nascosti i dati ‘perché se no vanno sulla stampa’. E ciò che qualcuno definisce ‘terrorismo’, noi lo chiamiamo trasparenza. Serve un approccio più realistico, credo che non tutti i sammarinesi abbiano la possibilità di accedere a testi come la relazione della Commissione di controllo della Finanza pubblica. Una relazione che dice che il bilancio presenta, per come è strutturato, delle opacità. Di cosa stiamo parlando?
La commissione ha anche detto che c’era un problema di liquidità, diceva che nel breve periodo c’era rischio shock, ora siamo nel brevissimo periodo e lo abbiamo voluto dire. Abbiamo grossi problemi strutturali. E’ ora di pensare come essere più chiari e diretti sui conti pubblici e parlare poi delle scelte da fare. Gli elementi critici sono la previdenza, la spesa sanitaria, il sistema bancario. Il rilancio dell’economia sarà la leva per risolvere le criticità ed è sul rilancio che ha fallito il governo precedente, se non allarghiamo base imponibile non avremo sviluppo. Il discorso dei debiti qualcuno tende a presentarlo come una tragedia inenarrabile. Tutti gli Stati occidentali hanno un debito pubblico bisogna tenerlo sotto controllo e ragionare in prospettiva. A Gatti, stiamo parlando della stessa cosa, non prendiamoci in giro.

Alessandro Cardelli, Pdcs
Sapete benissimo che non è un’operazione verità, ma un’ operazione paura. Ci chiediamo quale sia l’intento della maggioranza nel creare paura e allarmismo nei sammarinesi. E’ stato il segretario Celli il primo a dire che non riusciremo a pagare gli stipendi della Pa a giugno. L’allarmismo non è nato dai dati in sé, ma dalle considerazioni politiche fatte. Cosa è cambiato dalle entrate dall’anno scorso? I flussi sono stabili, la monofase addirittura è in aumento. Bisogna dirlo cosa è cambiato, ovvero che non è stata fatta nessuna scelta dal governo al suo ingresso. Se noi fossimo stati al governo avremmo fatto scelte, e non scelte ‘straordinarie’, non si può andare ad aumentare la pressione fiscale o ipotizzare una patrimoniale o l’aumento di rendita catastale, non si può tagliare stipendi e pensioni, tutte misure recessive che creano solo austerità. Do lettura del nostro Odg “Il Consiglio grande e generale (…) considerando le recenti dichiarazioni del Governo all’interno di una serata pubblica e le affermazioni del segretario di Stato con delega alle Finanze all’inizio del presente dibattito nel quale si è annunciata una imminente (presunta) crisi di liquidità; Considerata la grande preoccupazione che queste dichiarazioni hanno creato nei sammarinesi e nell’opinione pubblica generale, oltre al danno di immagine per il Paese, visto il risalto che è stato dato alle stesse su rilevanti testate giornalistiche esterne al nostro sistema; (…) Ritenuto pertanto siano da evitare provvedimenti straordinari che possano comportare misure di emergenza e di austerità con forti conseguenze recessive (…) Impegna il congresso di Stato ad affrontare le necessità di liquidità evidenziate, qualora fossero confermate, coerentemente a quanto disposto dall’articolo 16 della Legge n.144 / 2016 (Acquisizione di mezzi finanziari e provvedimenti di gestione della liquidità); a presentare entro giugno al Consiglio Grane e generale un progetto strutturato e organico per dare stabilità e pareggio di bilancio”.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd
Siamo partiti nel dibattito con l’esauriente relazione del segretario di Stato che ha esplicitato e difficoltà del Paese -note a tutti e ora ancora meglio- e le strategie su come affrontarle. Nascondere la polvere sotto il tappeto non porta da nessuna parte, sia in questo campo come in altri. L’Operazione verità era oggettivamente basata su una verità conosciuta e l’operazione fatta a Domagnano è il proseguo di un ragionamento per rendere edotta una parte del Paese ancora più consistente. Poi, quando si mettono in evidenza le problematiche, l’allarme deve suonare. L’operazione trasparenza è stato un atto di responsabilità. Per fare cosa è l’elemento centrale di questa discussione, ma di proposte non se ne sono sentite molte in questo dibattito. Ma mi pare comunque ci sia stata maggigore consapevolezza sui possibili scenari ed è stato un passo avanti. Non si parla di deficit di bilanci passati, ma di sbilancio strutturale, coperto da operazione straordinarie negli anni passati. Si deve trovare una modalità permanente per evitare questo sbilancio tra spese ed entrate ordinarie. Così è possibilie ricostituire riserve di liquidità che si sono esaurite. Ci rassicura che il rapporto debito-Pil sia tra i più bassi d’Europa. E’ vero che è stato dato l’allarme quindi, ma è stato dato il segnale positivo di un debito che è compatibile con il nostro Prodotto interno lordo. Che fare? Occorre agire e l’azione non potrà essere determinata solo dal governo, ma coordinata con le forze politiche e soprattutto con le forze sociali e datoriali.
Nell’Odg al segretario di Stato si dà l’indicazione di aprire una fase specifica per elaborare e concordare passo dopo passo tutte le iniziative adottate su questi temi importantissimi e per il futuro di San Marino, agiamo in questa direzione, abbiamo tutte le possibilità, dobbiamo metterci le capacità per arrivare a risultati alla nostra portata. Do lettura dell’Ordine del giorno della maggioranza: “Il Consiglio grande e generale ascoltato l’esauriente e costruttivo riferimento del Segretario di Stato alle Finanze ed il successivo dibattito consiliare in merito allo stato dei conti pubblici, esprime apprezzamento per la scelta di comunicare alla cittadinanza la situazione economica dello Stato, con particolare riferimento alla liquidità di cassa, essendo la trasparenza un elemento imprescindibile nel rapporto con la popolazione; Ribadisce la necessità di conseguire un equilibrio complessivo dei conti riducendo quindi l’attuale sbilancio di gestione, attraverso interventi strutturali, non lineari e sostenibili, individuando nel frattempo interventi specifici e urgenti per far fronte agli attuali sbilanci; Conferma la volontà espressa di porre in essere politiche dedicate alla salvaguardia del sistema economico e al rilancio e allo sviluppo dell’economia; Valuta essenziale il confronto con le forze politiche, e il coinvolgimento di tutte le forze economiche e sociali nel definire le strategie di intervento e nel determinare le scelte conseguenti, considerando che tali politiche determineranno il quadro dei rapporti sociali per il futuro. Il Consiglio Grande e generale Impegna il Congresso di Stato:
ad attuare iniziative finalizzate a perseguire un equilibrio strutturale avviandole fin dal prossimo bilancio di assestamento, da approvarsi entro il prossimo mese di luglio, con l’obiettivo di conseguire l’equilibrio strutturale fra entrate e spese ordinarie con il bilancio di previsione del 2019;
a prestare particolare attenzione alle politiche della spesa, mettendo in atto provvedimenti che, identificando sprechi e spese non giustificate, provvedano ad eliminarli sia nella gestione del bilancio dello Stato che in quello degli enti pubblici;
a mettere in atto tutte le misure appropriate per affrontare il tema della ricostruzione delle riserve di liquidità, individuando nel frattempo misure in grado di garantire il buon funzionamento dello Stato in tutte le sue articolazioni con particolare attenzione alle funzioni del welfare state;
a concertare politiche di sviluppo che modellino la nuova economia del Paese, partendo dalla salvaguardia e dal rilancio dell’esistente, promuovendo il lavoro nei settori dell’innovazione sia tecnologica che culturale, aprendo l’economia della Repubblica ai rapporti internazionali con i tanti Paesi con cui San Marino ha relazioni;
a attivare nell’immediato un confronto stabile con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per affrontare i temi inerenti la finanza pubblica e definire interventi partecipati per risolvere con senso della prospettiva le problematiche in atto e rilanciare le politiche di sviluppo”.

Simone Celli, segretario di Stato per le Finanze
Ringrazio tutti gli intervenuti al dibattito, da più parti si messo in rilievo l’atteggiamento del governo di voler drammatizzare la situazione, consentitemi ora di voler sdrammatizzare. La battuta è semplice, non vuole essere irriverente. Di questi giorni è notizia che la Nasa ha scoperto una nuova galassia nel sistema solare e ci sono pianeti che ospitano forme di vita, distanti 39 anni luce. Non vorrei che qualche consigliere provenisse proprio da questi pianeti, intendo tra chi dall’opposizione ha fatto parte della precedente maggioranza. Onestamente, un minimo di coerenza nello sviluppo di dibattito politico ci vuole. Governo di Adesso,sme dovrebbe aver risolto in 58 giorni problemi strutturali non risolti da almeno 10-15 anni. Inaccettabile poi strumentalizzare la posizione del Fmi e non cito il consigliere che lo ha fatto per rispetto.
Ho ascoltato però anche interventi concreti, mi riferisco a quello di Capicchioni che ha posto per esempio il problema della riorganizzazione del sistema sanitario, il tema della riforma delle imposte indirette. A riguardo, il governo aprirà il cantiere per riprendere il lavoro partito dalla segreteria alle Finanze precedente. Il progetto di Capicchioni presenta sì punti di debolezza e su cui vogliamo intervenire per migliorarlo. Ma è un lavoro che non deve partire da zero. Ciò che di buono è stato fatto dalla precedente legislatura non lo cancelliamo con un colpo di spugna, ma lo riprendiamo adeguandolo al nostro progetto politico. A Zeppa: La misura della diminuzione degli stipendi pubblici non viene presa in considerazione da questo governo è una misura su cui non stiamo ragionando in quanto recessiva. Il tema dello sviluppo è il tema dei temi, possiamo fare mille ragionamenti, ma se non portiamo la crescita a raddoppiare già dal 2017, a più di 2 punti percentuali l’anno, è inutile. E’ questa la grande missione del governo. Alcune riflessioni sul sistema bancario: finanza pubblica e privata sono connessi. Il Governo ha condiviso il percorso Aqr, l’impegno ulteriore è di attivare dai prossimi mesi un’attenta revisione della spesa pubblica che porterà in sede di presentazione di bilancio previsionale 2018 e di quelli pluriennale a un piano di aggressione alla spesa pubblica improduttiva. Non sappiamo ancora quantificare le aree di spreco. E ancora: dobbiamo elevare il livello delle relazioni internazionali, politiche e istituzionali. Anche questa è un’altra grande sfida, avere una politica estera che ci consenta di attrarre progetti internazionali di grande qualità. Il Rapporto con l’Italia: il precedente governo ha fatto un ottimo lavoro, lo rileviamo, ho riscontrato un ottimo rapporto con il Mef che darà frutti nelle prossime settimane. Quindi bilateralismo, rafforzare gli accordi di interscambio con tutti gli Stati, Ue è una grande opportunità e la presenza in organismi multilaterali: sono quattro orientamenti su cui dobbiamo essere fortemente impegnati. Capitolo liquidità: abbiamo messo in campo un’operazione discutile? Il messaggio che ne deve uscire oggi è che il Paese ce la farà. Siamo pronti con soluzioni concrete per far fronte a una situazione complessa ma gestibile. Non è una situazione da catastrofe. La Rsm ha risorse umani, economiche, sociali e culturali per far fronte a questa situazione. E ce la farà con un governo che con sano realismo affronterà la situazione attraverso interventi nel breve e anche nel medio e lungo termine, con riforme inevitabili. Vogliamo ripartire dalla fiducia che ci siano tutti gli strumenti per affrontare una situazione complessa da cui ne usciremo più forti.
Il governo ha orientamento favorevole sull’Odg di maggioranza. Rispetto all’Odg del Pdcs invece l’orientamento è negativo, si fa riferimento a debito, si parla di soluzioni domestiche, vorrei sapere quali siano.

Roberto Ciavatta, Rete
Stiamo discutendo sull’ipotesi di indebitare San Marino con finanziamenti esteri e non è un passo da fare sulla fiducia di un segretario di Stato che ci dice che risolverà tutti i problemi. Ci sono istituti che hanno liquidità a San Marino? Si e sono dello Stato. Anche per questo prendere anche solo in considerazione che si possano attivare aperture di credito estere, dal nostro punto di vista è pura follia, soprattutto quando ci prefiggiamo il pareggio di bilancio.
Do lettura del nostro Odg: “Il Consiglio Grande e Generale, a seguito del dibattito consiliare relativo ai conti pubblici, preso atto della volontà espressa dal Segretario di Stato alle Finanze di conseguire l’equilibrio strutturale fra entrate e spese ordinarie nel bilancio dello Stato entro il 2019, valutata la necessità di liquidità per fronteggiare le carenze temporanee, e comunque non oltre al 2019;
impegna il Congresso di Stato a fronteggiare la necessità di liquidità temporanea del bilancio dello Stato con misure che non prevedano il ricorso ad aperture di credito esterne al sistema sammarinese;
a verificare semestralmente, fino a dicembre 2019, lo stato della liquidità dello Stato, a coinvolgere gli istituti bancari sammarinesi nell’individuazione di forme di accesso al credito da parte dello Stato in grado di risolvere l’emergenza dei conti pubblici, comunicando puntualmente alla cittadinanza gli indirizzi politici individuati, incluso il piano di rientro del debito concordare con Cassa di Risparmio, alla luce della partecipazione rilevante nella proprietà da parte dell’Ecc.ma Camera, misure di finanziamento che non prevedano il riconoscimento di interessi ma unicamente il rimborso decennale del prestito. Impegna a rendere note, entro il 30 giugno 2017, le politiche di sviluppo che il Governo intende mettere in atto per il rilancio dell’economia, le relative tempistiche di realizzazione e le modalità di finanziamento interno a prevedere un resoconto dell’andamento dei conti pubblici entro ottobre 2018, per verificare gli esiti del percorso di ristrutturazione dei conti pubblici e valutare le misure da intraprendere a partire dal 2019, alla luce delle misure nel frattempo intervenute”.

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