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ROMA – Ecco StoryTweet, book della Dire sulla protesta gay sotto Senato (free pdf su www.dire.it). Tornano le note di ‘Bella ciao’ in piazza ma questa volta a cantare sono i manifestanti Lgbt, in rotta con la politica per lo stralcio delle adozioni al ddl sulle unioni civili. Prima il raggruppamento a cinquecento metri dal Senato, poi la decisione di muovere verso piazza Madama. Bloccati dalla polizia. E allora il minicorteo si trasforma in un raduno, con l’occupazione di corso Rinascimento, e pazienza per il traffico. “Noi attendiamo i diritti da 30 anni voi potete ben attendere 5 minuti”, e’ l’invito agli automobilisti rassegnati.
Colorato e colorito il tono e lo stile della marcia Lgbt. “Diritti, uguaglianza”, recitano i cartelli piu’ politici. Altri piu’ fantasiosi alternano ‘siamo favolose’ a ‘lotta anale’, libera reinterpretazione della lotta di classe. Risuonano le parole d’ordine del passato, con motti come ‘tremate le froce sono tornate’. Ma non mancano i toni religiosi, come quando la piazza intona ‘la Madonna di Pompei vuole bene a trans e gay’.
E la politica politicante? C’e’ anche quella, coi i volti dei ‘nemici’ storici delle cause Lgbt. Ecco quindi i cartelli su Formigoni, Giovanardi, Gasparri, e una coppia new entry, Razzi e Scilipoti.
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