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Migranti, il ministro degli Esteri polacco contro Renzi: “Ci ricatta, si informi”

L'ipotesi di Renzi di un taglio dei fondi strutturali ai Paesi dell'Est che bloccano i ricollocamenti dei migranti "è un ricatto"

Pubblicato:24-02-2016 15:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:02

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Matteo-Renzi-pensosoROMA – In un’intervista a Radio 24, il ministro degli Esteri polacco Witold Waszczykowski attacca il governo italiano e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’ipotesi di Renzi di un taglio dei fondi strutturali ai Paesi dell’Est che bloccano i ricollocamenti dei migranti, secondo il ministro polacco “è un ricatto, totalmente ingiustificato, che deriva da una mancanza di conoscenza. I fondi strutturali europei sono parte dei Trattati UE. Renzi non li può cancellare“.

“Il premier Renzi probabilmente non sa che per ogni euro che arriva dall’Europa in Polonia, 70-80 cents ritornano a Ovest. In secondo luogo, il problema dei migranti e dei rifugiati non ha nulla a che vedere con le politiche europee, è una prerogativa nazionale e di sicurezza. Infine- aggiunge Waszczykowski- il premier Renzi non sa che la Polonia ospita già un milione di ucraini sul proprio territorio. Consiglio a Renzi di informarsi sui fatti. Confido che la mia visita a Roma a marzo migliorerà la sua opinione sulla Polonia”. E se l’Italia desse seguito all’ipotesi di taglio dei fondi UE? Il ministro degli Esteri polacco Witold Waszczykowski ha risposto: “È impossibile legare fondi UE e migranti, va contro i Trattati. Inoltre, la solidarietà è bidirezionale: se si chiede a noi di essere solidali sui migranti, voi dovete essere solidali sul fronte orientale, dove c’è un conflitto tra Ucraina e Russia, migliorando la sicurezza della Polonia. Manderete qui le vostre truppe? Se lo fate, possiamo discutere di altre questioni. Ma la solidarietà- conclude il ministro polacco- deve essere bidirezionale”.


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