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Sanità, Mattarella: “Le barriere si abbattono con la ricerca”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita alla Fondazione Santa Lucia Irccs, polo specialistico in neuroscienze e riabilitazione

Pubblicato:24-02-2016 11:56
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:02

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mattarella santa lucia

ROMA – “Questa è una piccola città, una comunità. Conoscevo ciò che viene fatto qui ma vedere alcune delle cose svolte ha ben altro significato e impressione“. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella visita la Fondazione Santa Lucia Irccs, polo specialistico in neuroscienze e riabilitazione e si complimenta: “Esprimo grande apprezzamento per ciò che viene fatto qui, per il sostegno alla speranza con cui vengono accompagnati gli assistiti”.

Per Mattarella “tutti gli ospedali sono dei luoghi che tutte le persone in salute dovrebbero visitare per rendersi conto” di come funzionano e delle difficoltà che esistono. L’Irccs Santa Lucia, aggiunge il capo dello Stato, “è un crocevia, un punto d’incontro tra sofferenza, impegno professionale, solidarietà. Qui siamo ai confini di ciò che sembra impossibile, eppure è conseguito. L’obiettivo è abbattere le barriere che a volte sembrano impossibili, ma si riesce a farlo con la scienza, l’assistenza, la ricerca”.


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Per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, oggi di riabilitazione “si parla ancora poco- ha detto durante il suo intervento- e si fa ancora poco in Italia. Come per altri aspetti sanitari si va ancora macchia di leopardo. Abbiamo quindi attivato un network per mettere in rete gli Irccs, un grande sistema della riabilitazione italiana senza il confine del territorio e con obiettivo di dare a tutti i pazienti il massimo”. Quanto al Santa Lucia, questo luogo è “una vera eccellenza italiana- ha sottolineato il ministro- della nostra regione e della nostra città. Dobbiamo quindi valorizzare sempre più la meritocrazia, non con interventi a pioggia, ma destinati laddove si lavora per il pazienti. Servono insomma più Santa Lucia, per fare in modo che ci siano più centri come questi nel centro Sud Italia”.

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La Fondazione Santa Lucia è una “presenza di eccellenza della città di Roma e del Lazio” anche per l’assessore Visini: “Qui nell’attività e nell’impegno quotidiano di quanti operano ad ogni livello per il bene dei pazienti- ha detto- si concentrano tre sfide cruciali del nostro tempo: la ricerca scientifica, la cura e l’inclusione sociale. Tutte sfide che s’intrecciano tra di loro, perché tutte hanno al centro il valore irrinunciabile della persona umana e della sua dignità”. Secondo Visini, però, ci sono ancora “troppe barriere sia architettoniche sia fisiche- ha sottolineato- che si frappongono fra molti cittadini e la piena esigibilità dei loro diritti. Come istituzioni, quindi, noi dobbiamo impegnarci sempre più per costruire un sistema di assistenza armonico ed efficiente in grado di rivolgersi alle persone nell’interezza e nella complessità dei loro bisogni e non ad un’indistinta utenza”. Presente all’evento anche il direttore generale della Fondazione Santa Lucia, Luigi Amadio. “In questa giornata speciale- ha detto- si uniscono idealmente i contributi di tante persone che in sessant’anni della nostra storia hanno reso possibile quello che oggi siamo: ricerca, assistenza sanitaria, didattica e sport. In questi settori la nostra Fondazione ha sempre operato con un obiettivo chiaro: essere un bene comune al servizio della collettività. La riabilitazione- ha sottolineato- rappresenta una sfida importante per la scienza e per un moderno sistema sanitario. È una riabilitazione complessa, altamente specializzata. Una riabilitazione che tratta deficit motori e cognitivi, che interessa pazienti molto gravi come le persone ricoverate presso la nostra unità post-coma”. Ha concluso Amadio: “La fondazione Santa Lucia, però, non è solo un ospedale, un centro di ricerca, un polo didattico o una squadra di sportivi. La Fondazione Santa Lucia, innanzitutto, è un mondo senza barriere nel quale persone in carrozzina e persone normodotate vivono e lavorano insieme”.

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