Separazione delle carriere, Nordio: “È un dovere verso elettori, ruolo giudice sarà rafforzato”

La riforma sulla separazione delle carriere in magistratura "non confligge con la Costituzione" e "il ruolo del giudice ne uscirà rafforzato": Carlo Nordio difende la riforma della giustizia in tema di separazione delle carriere per i magistrati

Pubblicato:24-01-2025 12:58
Ultimo aggiornamento:24-01-2025 12:58

Nordio
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ROMA – La “più importante” delle iniziative legislative in materia di giustizia “è sicuramente il ben noto disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare, approvato in prima deliberazione alla Camera dei deputati lo scorso 16 gennaio, da una maggioranza con basi politiche più ampie delle forze che compongono la coalizione di Governo. In questo settore daremo piena attuazione allo spirito del Codice di procedura penale firmato dal mio illustre predecessore Giuliano Vassalli, giurista insigne ed eroe della Resistenza. La riforma costituzionale in fieri è un dovere assunto verso gli elettori, ma non può, ‘per la contraddizion che nol consente’ confliggere con la Carta fondamentale, che contiene in sé stessa le procedure per la sua modifica”, afferma il ministro Carlo Nordio intervenendo nell’Aula magna della Corte di Cassazione per la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

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“ASSOLUTA INDIPENDENZA PM DA GOVERGNO, RUOLO GIUDICE RAFFORZATO”

“I contenuti della riforma” della giustizia “sono ben noti ma ribadisco ancora una volta il postulato assoluto dell’indipendenza del Pm rispetto al potere esecutivo. Il ruolo del giudice uscirà difeso e rafforzato, senza indebolire l’accusa, attuando in pieno il principio liberale secondo cui la giurisdizione si attua mediante il giusto processo, dove le parti sono in condizioni di parità davanti al giudice terzo e imparziale”, dice ancora Nordio.

IL MINISTRO: AVANTI “SENZA ESITAZIONE”

La riforma della giustizia “si presenta, per quanto riguarda l’indipendenza e l’autonomia della magistratura, con una chiarezza cartesiana di rocciosa solidità. Ogni fantasia speculativa su variazioni futuribili è un’arbitraria interpretazione divinatoria”, afferma ancora il ministro Nordio.
Il legislatore procederà senza esitazione, nella fiduciosa ma incondizionata acquiescenza al referendum popolare che suggellerà questo iter complesso”, aggiunge il Guardasigilli.

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