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Tg Pediatria, edizione del 24 gennaio 2019

https://www.youtube.com/watch?v=AkRrbkQ3gjM&feature=youtu.be VACCINI, PEDIATRI ANCORA POCO COINVOLTI IN SOMMINISTRAZIONE Nella somministrazione vaccinale i pediatri sono ancora poco coinvolti. È il dato che emerge

Pubblicato:24-01-2019 10:22
Ultimo aggiornamento:24-01-2019 10:22
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VACCINI, PEDIATRI ANCORA POCO COINVOLTI IN SOMMINISTRAZIONE

Nella somministrazione vaccinale i pediatri sono ancora poco coinvolti. È il dato che emerge dal primo Rapporto annuale ‘Modelli organizzativi e strategie vaccinali regionali’ dell’Osservatorio Strategie Vaccinali. La vaccinazione pediatrica è affidata in modo esclusivo ai Servizi Vaccinali secondo quasi il 90% degli aderenti all’indagine, con un rapporto di circa 1 a 4 fra Distretti e Dipartimenti di Prevenzione. “La vaccinazione si avvale di tanti momenti- spiega Alberto Villani, presidente Sip- quando si parla di poca partecipazione e coinvolgimento dei pediatri si fa riferimento all’atto del vaccinare. I pediatri, però, sono molto coinvolti nelle vaccinazioni per quanto riguarda l’informazione alle famiglie”.


L’ENURESI INTERESSA DAL 10 AL 15% DEI BAMBINI DI 5-6 ANNI

L’enuresi è il problema funzionale più comune nell’infanzia e interessa dal 10 al 15% dei bambini di 5-6 anni, poi tende a risolversi entro la pubertà. Si parla di enuresi quando il bambino, dopo il compimento del quinto anno di età, bagna il letto la notte in maniera involontaria. Alla Dire Pietro Ferrara, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università Campus Biomedico di Roma, nonché presidente della Sip Lazio, spiega quali sono le cause e le cure.

PREMATURITÀ E SINDROME BAMBINO VULNERABILE AL CORSO SISPE-IDO

La scheda di screening e monitoraggio neuroevolutivo per pediatri, educatori e psicologi, elaborata dall’IdO “è uno strumento destinato a supportare quanti si occupano dei primi due anni di vita, nelle reti dedicate all’infanzia (0-24 mesi)”. Sarà illustrata da Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell’IdO, il 26 gennaio a Roma alla seconda giornata del corso ‘Il neonato pretermine. La cooperazione multiprofessionale per affrontare la complessità’, promosso insieme alla SISPe con i patrocini della Sip e della Sin.

SIN: INDISPENSABILE AIUTO A GENITORI NEONATI PREMATURI

La tragica morte di Pina e la scomparsa delle sue gemelline, che ha sconvolto tutto il Paese e l’intera comunità professionale delle Neonatologie italiane, ripropone la questione del supporto alle coppie, alle famiglie e in particolar modo alle mamme dei neonati prematuri. La Società Italiana di Neonatologia lancia un appello alle Istituzioni e ai soggetti coinvolti nell’assistenza materno-infantile: “Nei casi di parto prematuro non bastano cure appropriate nella fase acuta- sostiene Fabio Mosca, presidente della Sin- serve anche il precoce supporto alle famiglie, al fine di intercettare quei malesseri che covano in silenzio e che poi possono esplodere in seguito; quello stesso sostegno necessario dopo la dimissione, al rientro a casa”.

NUOVE PATOLOGIE IN NATIVI DIGITALI, SITOP: SCARSA MOTRICITÀ

Nei nuovi nativi digitali si riscontrano delle patologie che nelle generazioni precedenti non erano state particolarmente evidenziate. “I bambini hanno una scarsa motricità, stanno sempre seduti e questo diminuisce le loro capacità motorie e aumenta la percentuale di obesità, che in Italia si aggira intorno al 10%”. A dirlo è Silvio Boero, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, che aggiunge: “Il problema non è solo degli obesi, ma anche dei bambini fortemente in sovrappeso”.

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