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Comune di Napoli: “I beni confiscati parteciperanno a bando”

L'amministrazione risponde alla lettera inviata da Ciro Corona, presidente dell’associazione (R)esistenza Anticamorra di Scampia

Pubblicato:24-01-2017 13:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:49

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NAPOLI – L’amministrazione comunale di Napoli ha risposto alla lettera inviata al sindaco Luigi de Magistris da Ciro Corona, presidente dell’associazione (R)esistenza Anticamorra di Scampia e gestore del fondo rustico Amato Lamberti di Chiaiano, il primo bene agricolo confiscato ai clan napoletani.

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Lo apprende l’agenzia DIRE da fonti del Comune di Napoli. Nella nota si fa presente che gli uffici della Fondazione con il Sud hanno verificato la possibilità del Fondo Rustico Amato Lamberti di partecipare al bando per la gestione, la promozione e valorizzazione di beni confiscati. Le linee guida approvate con delibera di giunta nell’aprile del 2016 precisano infatti come “gli immobili confiscati vengano assegnati a titolo gratuito per un periodo di 3 anni rinnovabili una sola volta per ulteriori 3 anni e fino a un massimo di 6 anni”, tranne in caso di “comprovati finanziamenti che possano vincolare la durata dell’assegnazione prevista dal finanziamento stesso, al termine del quale il bene confiscato verrà reso disponibile per una nuova procedura di evidenza pubblica”.

I beni confiscati di Napoli, nonostante il comodato d’uso di 7 anni previsto, potranno cioè partecipare al bando di Fondazione con il Sud “presentando – si legge nella nota inviata a Ciro Corona – una lettera di impegno a vincolare, in caso di selezione del progetto, la durata dell’assegnazione a quella prevista dal finanziamento: esattamente quello che recita l’articolo delle linee guida”. Resta ferma, da parte del Comune di Napoli “la volontà di fare una riflessione generale sull’argomento attraverso un percorso condiviso con tutte le realtà”. Obiettivo principale dell’amministrazione “è diminuire il divario che esiste tra giustizia e legalità formale”.


di Nadia Cozzolino, giornalista

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