NEWS:

In Africa dopo l’emergenza Ebola arriva ‘Zika’ e non esiste un vaccino per combatterla

Chiusa (o quasi) l'emergenza Ebola, in Africa si sta affacciando

Pubblicato:24-01-2016 10:31
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:50

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

medici_africaChiusa (o quasi) l’emergenza Ebola, in Africa si sta affacciando un altro virus temibile. Si chiama Zika e proviene dal continente americano. La sua presenza e’ stata confermata in Sudamerica, ma anche negli Stati Uniti. A dicembre, alcuni casi sono stati registrati nell’arcipelago di Capo Verde.

Zika e’ un virus dalle zanzare. Provoca febbre bassa, eruzioni cutanee, dolori articolari e arrossamento degli occhi. Non e’ mortale se colpisce adulti e ragazzi. Ma puo’ essere molto pericoloso per i feti. Il virus infatti sarebbe stato collegato alla microcefalia, una condizione nella quale i bambini nascono con piccole teste e un cervello poco sviluppato. In Brasile si e’ registrato un picco di casi di Zika e di microcefalie. I responsabili della sanita’ di Brasilia stanno indagando in merito e, nel frattempo, hanno raccomandato alle donne brasiliane di rimandare eventuali gravidanze.

La presenza di alcuni casi a Capo Verde, probabilmente arrivati dal Brasile, ha messo in allerta i sistemi sanitari di molti Paesi nel continente. I sanitari consigliano di rafforzare le contromisure che solitamente si prendono per contrastare la malaria. Per evitare di essere morsi dalle zanzare e’ bene utilizzare, soprattutto la sera, repellenti antizanzare, vestire camicie con maniche lunghe e pantaloni lunghi. Possibilmente soggiornare in ambienti con aria condizionata e zanzariere alle finestre. Se questi sono consigli validi per tutti, lo sono a maggior ragione per le donne incinte. A loro viene persino consigliato di evitare di recarsi in paesi nei quali sono stati segnalati casi di Zika. Anche perche’, al momento, non esiste un vaccino o farmaci per combatterla.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it