A Roma l’ennesimo incidente mortale a San Basilio, i comitati: “Urgenti soluzioni, ascoltateci”

Due giorni fa l'ultima vittima nello scontro ad un'incrocio di via Nomentana. Ecco le proposte per "salvare vite umane" dei quartieri

Pubblicato:23-12-2024 20:36
Ultimo aggiornamento:23-12-2024 20:36

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ROMA – “Auspichiamo che le istituzioni ascoltino maggiormente le realtà territoriali per portare maggiore efficacia alle soluzioni e ci proponiamo nuovamente per una collaborazione proficua”. A richiederlo a gran voce sono i Comitati Giardino Nomentano e San Cleto, dopo l’ennesima tragedia sulle strade della Capitale. Nel particolare, il riferimento è a quanto successo sabato 21, quando un incidente all’altezza dell’incrocio tra via Nomentana e via del Casale di San Basilio ha causa la morte di un uomo di 59 anni a bordo di uno scooter.

STRADE PIÚ SICURE, COSA INTENDE FARE IL COMUNE DI ROMA

Quel tratto di strada è da tempo al centro di possibili interventi da parte del Comune di Roma proprio a causa della pericolosità. Quanto è previsto, ovvero il progetto Black Point BP005 Nomentana-Fabbri-Casale San Basilio, che comporterebbe un’importante variazione della viabilità, che andrebbe a
coinvolgere anche via di Casal Boccone e il quartiere Talenti, ha causato le forti reazioni proprio dei due comitati in rappresentanza degli abitanti della zona.

LE PROPOSTE “ALTERNATIVE” DEI QUARTIERI SAN CLETO E GIARDINO NOMENTANO

I Comitati di quartiere San Cleto e Giardino Nomentano, vicini alla famiglia della vittima dell’incidente del 21 dicembre, ribadiscono all’agenzia Dire la necessità di intervenire, proponendo però delle soluzioni alternative a quella proposta dal Comune di Roma. “L’intervento esecutivo dell’Assessorato prevede la deviazione di via Nomentana in direzione GRA su via Fabbri-Buazzelli-Casal di San Basilio, con istituzione di senso unico di via Nicolai e via Martinelli, trasformando di fatto i quartieri Giardino Nomentano e San Cleto in una gigantesca rotatoria”. Inoltre propongono “interventi alternativi per la messa in sicurezza cosa che, ne siamo fermamente convinti, porterebbero all’azzeramento degli incidenti mortali”. Quali? Si parla di una “grande rotatoria a doppio senso di circolazione all’incrocio Nomentana-Fabbri per risolvere il problema dell’immissione dal mercato rionale di piazzale ARCI” e poi ancora di “svolte a sinistra da Nomentana sulle vie Casale di San Basilio e Casal Boccone attraverso corsie canalizzate a regolazione semaforica, cosa che consentirebbe la messa in sicurezza delle svolte”. Tali proposte “sono state formulate più e più volte, ma finora sono state inascoltate: in particolare, la seconda proposta che coinvolge proprio l’incrocio oggetto del tragico evento di sabato mattina, si potrebbe porre in atto in tempi brevissimi, cosa che aiuterebbe a scongiurare ulteriori pericoli”.

“PROVARE CON LA SIMULAZIONE TEMPORANEA DELLA VIABILITÀ”

I Comitati cittadini si dicono “preoccupati perché la viabilità nei quartieri è già critica: è bastato un tombino recintato su via del Casale di San Basilio per paralizzare il traffico nelle strade dei quartieri durante le giornate di mercoledì 18 e giovedì 19, con lunghe file sia su via del Casale di San Basilio che sulle vie Casalboccone, Fabbri, Buazzelli, Nicolai e Poggio Bracciolini”. I comitati ribadiscono inoltre che “proprio per mitigare le tematiche di sicurezza, nel caso l’amministrazione fosse determinata a procedere con l’attuale versione del progetto, chiedono che venga istituita, preventivamente alla cantierizzazione, una simulazione reale della viabilità secondo progetto, per un periodo di 1-2 settimane, monitorata e misurata. Infatti, a primavera 2023 in occasione della potatura dei pini su via Nomentana e a febbraio
2024 a cause del blocco dei trattori, si sono verificati due stress test deviando il traffico Nomentana sui quartieri, similmente a quanto prevede il progetto attuale, con risultati molto negativi in termini di congestione del traffico”.
E poi ancora “comitati sottolineano l’importanza di eseguire una simulazione reale della viabilità prevista dal progetto e di potere essere coinvolti nella fase di verifica della raccolta dati. Non sono stati resi pubblici eventuali studi di impatto sulla sicurezza, in particolare sul tratto Fabbri-Buazzelli, dove insistono 8 passaggi pedonali”. Inoltre, “nel caso ulteriore in cui l’amministrazione volesse comunque procedere, prevedere preventivamente una soluzione alternativa nel caso (i comitati ne sono certi) che le conseguenze siano nefaste di potere ripristinare velocemente la situazione precedente.

“NON SI PUÒ DEVIARE IL TRAFFICO DI UNA VIA CONSOLARE SOTTO LE CASE DI QUARTIERE”

Lo scopo nobile del progetto è di salvare vite umane: siamo assolutamente d’accordo su questo, ma l’attuale versione non ha fatto alcuno studio sulle conseguenze nel medio-lungo termine sulla salute dei cittadini e sui costi sociali conseguenti all’insorgenza di malattie, conseguenza dall’avere deviato il traffico di una via consolare sotto le finestre delle abitazioni del quartiere in prossimità di un comprensorio scolastico e di una parrocchia, contrariamente a quanto avviene nel mondo, dove si costruiscono tangenziali per deviare il traffico dai centri abitati”.

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