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ROMA – Il tunnel sotterraneo per le auto. Ma soprattutto la nuova piazza pedonale, con le due fontane rotonde, le gradinate verso il parapetto del lungotevere e il boschetto di lecci. Roma ha da oggi una nuova piazza in pieno centro, lì dove fino qualche mese fa passavano oltre 3000 auto l’ora.
La nuova piazza Pia, inaugurata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si presenta come un ampio spazio pedonale lastricato in sampietrini, tra Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione. Sul lato sinistro, guardando San Pietro, è stata realizzata una gradinata che permette alle persone di affacciarsi sul fiume, tra tre filari di lecci. Le due fontane, parallele all’ampiezza di via della Conciliazione, sono state realizzate in travertino.
Presenti anche le nuove fioriere su via della Conciliazione. Il nuovo spazio permette una passeggiata pedonale, interrotta in soli due punti dalle auto, da corso Vittorio fino a via Ottaviano, attraverso ponte Sant’Angelo, piazza Pia, via della Conciliazione, via di Porta Angelica, la nuova piazza Risorgimento con il nuovo lato pedonale e la nuova via Ottaviano.
L’opera è stata riconsegnata alla città questa mattina, dopo gli inni nazionali Italiano e del Vaticano, alla presenza di diverse autorità: oltre alla premier e al sindaco erano presenti, tra gli altri, il monsignor Rino Fisichella, responsabile del Giubileo per il Vaticano, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il presidente di Anas Edoardo Valente, quello di Fs, Stefano Donnarumma e gli assessori capitolini Ornella Segnalini, Eugenio Patanè e Maurizio Veloccia.
L’opera è costata 85,3 milioni e i lavori, contraddistinti dal ritrovamento a luglio di un’antica lavanderia romana del II secolo dopo Cristo e del portico di Caligola, sono durati 450 giorni.
“Ci credevano in pochi ma ce l’abbiamo fatta – ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Il Giubileo dona a Roma una nuova bellissima piazza. È stata una corsa contro il tempo che ha richiesto il massimo impegno e la massima collaborazione, che ci ha permesso di superare imprevisti e difficoltà. E’ stato uno straordinario risultato reso possibile da un poderoso sforzo collettivo. Ecco la nuova piazza Pia”.
“È stata una sfida temeraria– ha aggiunto Gualtieri- abbiamo dovuto spostare due grandi collettori fognari e poi abbiamo ritrovato, nel luglio scorso, una fullonica antica e i resti del portico di Caligola. Ma questa per nostra fortuna è Roma. E grazie ad un tempestivo intervento di archeologia di emergenza abbiamo salvato e spostato questi ritrovamenti che saranno ricollocati nei giardini della Mole Adriana”.
“Piazza Pia è il più importante intervento del Giubileo della Speranza- ha concluso Gualtieri- qui passavano 3.000 euro ogni ora, in uno dei luoghi più belli del mondo che impedivano di godere al pieno della bellezza di questo luogo unico al mondo. Evviva la nuova piazza Pia”.
“Da domani con l’apertura della porta santa da parte del Santo padre, Roma aprirà porta a milioni pellegrini. In due anni abbiamo lavorato tanto e bene per fare in modo che Roma sia all’altezza delle aspettative“, il commento della premier Giorgia Meloni.
Per la realizzazione della nuova piazza Pia pedonale “abbiamo messo attorno allo stesso tavolo con la cabina di regia tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti. Abbiamo rimosso in tempo reale gli ostacoli e le difficoltà che talvolta si presentavano. Non lo voglio chiamare un miracolo, perché sarebbe eccessivo, ma si può definire un piccolo miracolo civile di quelli cui siamo capaci quando sappiamo ricordarci il nostro valore. Lo possiamo chiamare ‘metodo Giubileo’ e dimostra che le cose si possono fare bene e velocemente. La pubblica amministrazione può stupire e sa farlo quando è motivata da grandi obiettivi come è il Giubileo, un evento storico. Penso che debba farlo anche con i piccoli obiettivi quotidiani”, aggiunge Meloni.
“L’importante è che tutti si remi nella stessa direzione e che non ci sia qualcuno che voglia fermare quello che è il futuro“, afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Il cantiere è “una grande opera che mette in minoranza quelli che vorrebbero che non si facesse mai nulla. È l’esempio che quando le forze politiche, sociali, imprenditoriali, sindacali remano nella stessa direzione, l’Italia non ha lezioni da prendere da nessuno. Abbiamo gli operai e gli ingegneri migliori. Il mio pensiero va a quei padri e madri che con caschetto e giubbotto stanno lavorando per rendere più bello e veloce il Paese”, prosegue Salvini.
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