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Recovery, Barbuto (Unione Ciechi): “Destinare 0,1% a disabilità”

Mario Barbuto, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti, intervistato dalla 'Dire'

Pubblicato:23-12-2020 19:03
Ultimo aggiornamento:23-12-2020 19:03

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ROMA – Nella programmazione delle risorse europee manca una attenzione particolare al mondo della disabilita’. Lo denuncia Mario Barbuto, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti, interpellato dalla ‘Dire’ sul recovery fund. “Noi- dice Barbuto- abbiamo chiesto una quota minima, pari allo 0,1% dei fondi che si renderanno disponibili da dedicare a progetti di medio e lungo termine”.

E spiega: “Penso ad un elemento molto critico, come quello della scuola e della didattica a distanza: tanti studenti non sono riusciti a usufruirne e troppi ragazzi con disabilita’ si sono trovati soli in classe. Dai territori ci segnalano grandi disagi e difficolta’ di comunicazione”. Infine, conclude Barbuto, gli altri temi a cui destinare risorse sono “la mobilita’ sostenibile, il diritto alla cittadinanza, l’inclusione lavorativa e la prevenzione della cecita’”.

BARBUTO (UNIONE CIECHI): PER NOI PIÙ RISCHI, PRIORITÀ NEI VACCINI

Serve “un canale privilegiato” per la distribuzione dei vaccini. Lo chiede Mario Barbuto, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti, interpellato dalla ‘Dire’ in vista dell’avvio della campagna vaccinale contro il Covid. “C’e’ una grande emergenza relativa a tutto il mondo della disabilita’- osserva il presidente- le associazioni hanno chiesto al ministro Speranza di avere un’attenzione particolare per le fragilita’, ma noi vogliamo, in particolare, evidenziare al ministro la necessita’ che riguarda le persone non vedenti e ipovedenti, che- sottolinea- sono piu’ a rischio di altre categorie, perche’ devono usare il tatto in modo molto intensivo. Quindi chiederemo un canale privilegiato perche’ la condizione di cecita’ aumenta i rischi di contagio”, conclude Barbuto.


BARBUTO (UNIONE CIECHI): PENSIONE INVALIDITÀ POCO ACCESSIBILE

“Ovviamente non tutto cio’ che viene segnalato viene accolto, ma alcune nostre proposte sono state accolte nelle legge di bilancio, come quella che ci portava ad avere il supporto finanziario per lo sviluppo tecnologico e per l’affermazione della nostra agenzia di tutela dei diritti”. Cosi’ Mario Barbuto, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti, interpellato dalla ‘Dire’ sulla manovra economica che il Parlamento sta approvando.

In particolare l’associazione segnala una criticita’ che resta aperta: “Ci dispiace di non essere ancora riusciti ad allargare- sottolinea Barbuto- la platea dei percettori della pensione di invalidita’ e inabilita’, perche’ attualmente i limiti di reddito e le condizioni stringenti rendono poco accessibile questo supporto”.

BARBUTO (UNIONE CIECHI): TECNOLOGIA E DIRITTI LE PRIORITÀ

“Come associazione in questi mesi abbiamo cercato fortemente di essere vicini ai nostri associati, alle persone, proprio attraverso tanti supporti. Questo lavoro lo continueremo nei prossimi anni puntando su alcuni elementi strategici: innanzitutto la tecnologia, l’affermazione dei diritti, l’inclusione attraverso scuola e lavoro, la mobilita’ e la vita indipendente. Sono questi i temi principali che riguarderanno la nostra azione negli anni a seguire, nel quinquennio che ci attende”. Lo dice Mario Barbuto, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti, che e’ stato rieletto all’inizio di novembre dal Congresso per un nuovo mandato, con oltre il 90% dei consensi da parte dei delegati. L’Associazione rappresenta in Italia oltre due milioni di cittadini e da sempre si batte per una maggiore uguaglianza nei diritti per la disabilita’.

Quanto al Congresso, Barbuto aggiunge: “Ci terrei a sottolineare che e’ stato la prima grande associazione che lo ha svolto completamente on-line, riuscendo a svolgere proprio tutte le funzioni, sia le votazioni palesi in aula sia le elezioni del Consiglio Nazionale e del presidente. Quindi un grande risultato anche dal punto di vista tecnologico”.

BARBUTO (UNIONE CIECHI): NOI ABBIAMO FATTO TOMBOLATA ON LINE

“Noi la tombolata l’abbiamo fatta. L’abbiamo fatta con 345 bambini attraverso un sistema di tombola on line brevettato e realizzato da noi, completamente accessibile. Ci ha permesso in questi giorni di stare vicini a tutti i nostri soci e utenti”. Lo dice Mario Barbuto, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti, in un’intervista con la ‘Dire’.

“Bambini, genitori e soci- spiega- si sono divertiti enormemente. E ora la stiamo mettendo a disposizione di tutte le nostre sezioni perche’ anche durante queste vacanze, pur distanti, si possa effettivamente giocare la tombolata che il presidente Conte ci diceva non potersi fare. Si fara’”.

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