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VIDEO | Osservatorio nazionale Infanzia: “No a Garante unico in Basilicata”

Ieri è stata approvata le legge elettorale che prevede l'istituzione del Garante dei diritti della persona, con cui si cancellano, di fatto, le figure del difensore civico e del Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza

Pubblicato:23-12-2020 16:16
Ultimo aggiornamento:23-12-2020 16:17
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POTENZA – “Si taglia sui bambini e sui diritti con la scusa populista di tagliare sulla spesa pubblica”. Così alla Dire Cristiana Coviello, avvocata e componente dell’Osservatorio nazionale Infanzia e adolescenza, contestando la legge regionale della Basilicata approvata ieri in Consiglio dalla maggioranza di centrodestra sull’istituzione del Garante dei diritti della persona su iniziativa di Massimo Zullino (Lega), che di fatto cancella le figure del difensore civico e del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, entrambi previsti dallo Statuto regionale.

“Si aggiungono – spiega Coviello – funzioni a questo garante unico che riguardano salute, immigrati, portatori di handicap, vittime di reato senza precisare a quali reati si riferisca e i detenuti. Rispetto al taglio delle competenze mi chiedo: se è vero che bisogna tutelare i diritti delle persone, non vi sarà mai nessuno in grado di provvedere a tutte le istanze in un unico soggetto, avendo tra l’altro competenze specifiche che noi lucani dobbiamo pretendere rispetto alle figure di garanzia”. Per l’avvocata “il lavoro che si fa oggi e più che mai in questo momento di pandemia rispetto ai diritti dell’infanzia è importantissimo e non può essere annullato”. Coviello pertanto annuncia alla Dire di aver fatto pervenire all’ufficio della nuova Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Carla Gatti, una nota affinché “si provi a intervenire”.


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