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Boldrini lancia un hashtag contro gli hater che diffondono sessismo e misoginia online

Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la deputata del Pd promuove la campagna online #EioTiPubblico per denunciare "le parole che in apparenza non lasciano lividi ma feriscono in uguale misura"

Pubblicato:23-11-2022 11:23
Ultimo aggiornamento:23-11-2022 11:24
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ROMA – La deputata del Pd Laura Boldrini lancia una campagna social contro “il linguaggio d’odio, del sessismo e della misoginia online“. A due giorni dal 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’ex presidente della Camera propone di denunciare su Internet le parole che “in apparenza non lasciano lividi ma feriscono in uguale misura e seminano danni irreparabili”.

Il modo per farlo, spiega ancora Boldrini, è utilizzare l’hashtag #EioTiPubblico. Perché “la violenza degli uomini contro le donne è una piaga sociale che ha molti volti: quello fisico, che passa attraverso i maltrattamenti e arriva al femminicidio; quello psicologico, tendente a svilire e umiliare; quello economico, che toglie l’autonomia e la libertà. E poi c’è la violenza di nuova generazione, che ha il volto del linguaggio d’odio, del sessismo e della misoginia online”.

Boldrini prosegue: “Troppe sono le donne che, sul web e sui social, sono bersaglio di minacce, turpiloquio, shitstorming, rabbia, aggressività inaudita. Non è normale che se una donna si espone in politica, nei media, nell’attivismo, nel mondo della cultura e dello spettacolo, venga sottoposta sui social e in rete a insulti volgari e violenti. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione. Questa modalità misogina e sessista di manifestare il proprio dissenso è invece altamente diffamatoria e si configura anche come reato“.


Per la parlamentare dem, “sbeffeggiare, ridicolizzare le donne nasconde il vero scopo di chi applica questi metodi: quello di intimidirle e screditarle per estrometterle dal dibattito pubblico. E non può passare l’idea che sia normale: le nostre ragazze e i nostri ragazzi non possono essere portati a ritenere che sia legittimo riservare alle donne un simile trattamento, che in fondo è colpa loro e se lo meritano perché scelgono di affrontare temi scomodi”.

La campagna online #EioTiPubblico, spiega Boldrini, “serve a reagire in maniera collettiva all’odio e alla misoginia in rete, perché non deve accadere che noi donne ci ritroviamo costrette a convivere con questi metodi violenti o a uscire dai social per non dover subire una gogna mediatica che può avere effetti devastanti, specie sulle giovani”.

“Non tutte – continua l’ex presidente della Camera – hanno voglia di denunciare, oppure la possibilità economica di affrontare un’azione penale contro gli hater. E allora propongo un’alternativa: fare gli screenshot degli insulti e dei commenti violenti ricevuti e poi diffonderli attraverso le proprie pagine. Tu, odiatore, mi offendi e mi umili sui social pensando di passare inosservato? E io non solo non ci passo sopra, ma accendo un faro sulle tue sconcezze. Fatelo anche voi. Facciamolo tutte insieme. Mettiamo in moto una catena collettiva di indignazione e accompagniamo ogni nostro post di denuncia con l’hashtag #EioTiPubblico. Contribuiamo a rendere il web un posto migliore e sicuro”.

Su Facebook, Boldrini dà l’esempio pubblicando gli screenshot di diversi insulti ricevuti e coinvolge nella campagna online altre donne: Federica Angeli, Arisa, Lucia Azzolina, Francesca Barra, Teresa Bellanova, Maria Elena Boschi, Monica Cirinnà, Ilaria Cucchi, Tiziana Ferrario, Vera Gheno, Rula Jebreal, Porpora Marcasciano, Emma Marrone, Michela Murgia, Lia Quartapelle, Laura Ravetto, Monica Romano, Debora Serracchiani, Matilde Siracusano, Nina Zilli. Ma anche le associazioni Arcigay, Assist, ccocrisicomeopportunita, davocealrispetto, Differenza Donna, GIULIA (GIornaliste Unite LIbere Autonome), Rebelnetwork, One Billion Rising Italia. Tutti invitati a smascherare gli hater a suon di hashtag.

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