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VIDEO | Covid, Fedriga: “In Friuli stop ad attività sportive e caffè in pubblico”

È il cuore della nuova ordinanza anti-assembramento del governatore del Friuli Venezia Giulia

Pubblicato:23-11-2020 14:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:37

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https://vimeo.com/482622821

TRIESTE – “Tranne il divieto di consumare il cibo e bevande in strada, quindi in luogo pubblico, diamo delle forti indicazioni di non andare a casa di un diverso nucleo familiare se non per necessità o motivi di lavoro, non utilizzare il trasporto pubblico locale se non c’è una necessità inderogabile”. E’ il cuore della nuova ordinanza anti-assembramento del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, alla quale si aggiunge lo stop a tutte le attività sportive anche all’aperto, in linea con quanto già deciso da tutte le federazioni sportive.

Una seconda parte dell’ordinanza, presentata oggi a Trieste insieme al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, prevede uno screening per il Covid-19 in sei comuni del Friuli Venezia Giulia con indice di contagio molto più elevato rispetto alla media: Castelnovo del Friuli, Claut (Pordenone), Paularo, Sutrio, Socchieve (Udine) e Dolegna del Collio (Gorizia). L’opera di screening di massa, su base volontaria, ma con il sostegno dei rispettivi sindaci, spiega Fedriga, “per poter individuare direttamente i positivi, e poterli isolare e proteggere la popolazione soprattutto quella più fragile”. Per questo sono in arrivo oggi 50 mila kit di test rapidi antigenici, e altri 50 mila arriveranno domani, conclude Fedriga, poiché è intenzione della giunta estendere ad altri comuni lo screening di massa per tentare di precedere e non “seguire” il contagio.


SCREENING NON È ‘LIBERI TUTTI’ PER NEGATIVI

“Non stiamo facendo lo screening per sapere quante persone sono positive, ma vogliamo sapere quali sono le positive per poterle mettere in isolamento”, dice il governatore del Friuli Venezia Giulia. E aggiunge: “Sia chiaro, lo screening e l’isolamento delle persone non deve essere per tutti gli altri ‘bene, sono negativo, liberi tutti’. Ovviamente i comportamenti di rigore devono essere portati avanti e sono indispensabili”. Secondo il monitoraggio della Regione, le maggiori fonti di contagio in Friuli Venezia Giulia, prosegue Fedriga, “sono il nucleo familiare, da contrastare con attività di isolamento; il posto di lavoro, e questo in qualsiasi area che sia ‘gialla’, ‘arancione’ o ‘rossa’ di fatto rimane; e la scuola, su cui stiamo vedendo dei numeri importanti di crescita nonostante la sospensioni delle superiori“, conclude.

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