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Terremoto Irpinia, a Potenza conferita cittadinanza onoraria all’Esercito

"Per aver fornito un contributo determinante alla generale opera di soccorso alle popolazioni della Basilicata duramente colpita dalla disastrosa calamità del sisma del 1980"

Pubblicato:23-11-2020 13:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:37
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POTENZA – È stata conferita oggi durante una cerimonia ufficiale la cittadinanza onoraria della Città di Potenza all’Esercito italiano, “in segno di gratitudine per l’altissimo senso del dovere e per il nobile spirito di solidarietà dimostrati dal proprio personale fornendo un contributo determinante alla generale opera di soccorso alle popolazioni della Basilicata duramente colpita dalla disastrosa calamita’ del sisma del 1980″.
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Alla presenza del prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, del generale di Divisione Roberto Angius (vice comandante per il Territorio), del colonnello Augusto Gravante (comandante del comando militare Esercito Basilicata) e del primo maresciallo luogotenente Luigi Gioia, presidente della locale Associazione del 91esimo Battaglione, il sindaco di Potenza Mario Guarente ha consegnato la targa al generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota (comandante Forze Operative Sud).
Guarente ha ricordato come poche ore dopo il sisma l’Esercito italiano fosse già schierato nelle aree colpite con 30 battaglioni, 17.400 soldati, 6.734 veicoli tra autocarri, ambulanze e mezzi speciali, 384 cucine da campo, 12.404 tende impiantate con 500 stufe e tanto altro ancora come ospedali e sacchi a pelo. “In terra di Lucania – ha detto il primo cittadino – non fece eccezione il 91esimo Battaglione, che a dimostrazione dell’opera prestata in favore e a sostegno del popolo lucano e, in particolar modo, nelle aree maggiormente colpite di Balvano e Muro Lucano, con decreto dell’11 dicembre 1981 venne insignito dell’onorificenza della Medaglia d’argento al valore dell’esercito“. Guarente ha poi ringraziato il colonnello Augusto Gravante, “non solo per il contributo costante offerto nel corso di questa pandemia, ma nella quotidiana disponibilità che ha messo a disposizione dell’Istituzione che rappresento nell’ottica della collaborazione”.
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BARDI: “MORTE E DISTRUZIONI NEI COMUNI LUCANI INDIMENTICABILI”

Sono trascorsi ormai 40 anni dal terremoto del 23 novembre 1980 e tutti noi non possiamo dimenticare quei terribili momenti che portarono morte e distruzione in tanti comuni della Basilicata”. Così in un messaggio su Facebook il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. “Un pensiero a quanti persero la vita. Il ricordo e la solidarietà – continua Bardi – fanno parte del nostro modo di essere, non dimenticheremo mai gli uomini dell’esercito, delle forze dell’ordine e i centinaia di volontari venuti da tutta Italia ad aiutare la nostra terra”.


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