MILANO – “Io non ho cambiato la mia posizione, almeno che non vengano resi pubblici i dati”. Dopo le polemiche della settimana scorsa, il microbiologo Andrea Crisanti a SkyTg24 ribadisce la sua contrarietà alla vaccinazione nel caso in cui non venissero resi pubblici i dati relativi alle sperimentazioni.
“Non dubito che tutto verrà fatto con buona fede e con rigore- spiega Crisanti- sta di fatto che il difetto è nella procedura affrettata. Ricordo il Remdesivir, che è stato approvato ma è un farmaco che ha importanti effetti collaterali. Poi, adesso si scopre che non va bene e che tutta la procedura di approvazione è in revisione. Di queste cose bisogna rendersene conto, ci sono procedure accelerate che hanno intrinsecamente dei rischi. Lo dicono tutti, solo in questo che è un paese provinciale e si pensa che se uno emette una frase per richiedere soltanto trasparenza si scatena un putiferio”.
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