
ROMA – Sono le attiviste e le operatrici dei centri antiviolenza di tutta Italia ad aprire il corteo nazionale di Non Una Di Meno contro la violenza maschile sulle donne, partito poco fa da piazza della Repubblica e diretto a piazza San Giovanni.
Sul volto delle transfemministe alla testa del corteo le maschera delle ‘Luchadoras’, simbolo della lotta della Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’ a Roma a rischio sgombero. A seguire le donne dei centri antiviolenza della rete D.i.Re, di BeFree e Differenza Donna, della Casa internazionale delle Donne di Roma e dalla Casa delle Donne di Viareggio, in piazza con i nasi rossi per ricordare e chiedere giustizia per Daniela Carrasco Mimo, torturata e uccisa in Cile.





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FLASH MOB: TUTTE A TERRA IN SILENZIO
Tutte sedute a terra in silenzio per cinque lunghi minuti. Il corteo contro la violenza maschile sulle donne pieno di musica e rumori delle transfemministe di Non Una Di Meno, a Roma, si ferma e resta senza voce all’altezza di piazza di Santa Maria Maggiore, per ricordare Daniela Carrasco, in arte ‘Mimo’, torturata e uccisa in Cile, le donne cilene e tutte le protagoniste di ogni forma di mobilitazione e lotta nel mondo.
“Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno voce”, sono le parole scandite una volta rotto il silenzio.
“Abbiamo deciso di fare l’azione del grido muto- spiega alla Dire un’attivista di Non Una Di Meno- perché vogliamo dare visibilità alla nostra presa di parola e indignazione. Solo il 48% delle donne lavora, la disparità salariale è al 23%, un femminicidio su due avviene in famiglia, i percorsi di uscita dalla violenza non prevedono forme di sussidio e i finanziamenti per i centri antiviolenza equivalgono a 76 centesimi per ogni donna che chiede aiuto. Soprattutto, non vogliamo che la nostra sicurezza sia decisa dai preti, vogliamo rilanciare la nostra autonomia con un’azione di vicinanza alle donne cilene torturate e stuprate dalla Polizia”.











BOLDRINI SFILA DA ‘LUCHADORA’ AL CORTEO DI NON UNA DI MENO A ROMA
La deputata del Pd, Laura Boldrini, sfila accanto alle attiviste della Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’ alla testa del corteo nazionale di Non Una Di Meno in corso a Roma. Così commenta alla Dire l’ultimo femminicidio di una donna di 30 anni nel palermitano, proprio alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: “Purtroppo sembra un virus, una cosa terrificante che avviene è che non desta neanche più quello scandalo sociale che dovrebbe”.
“Questa manifestazione, invece, vuole riportare l’attenzione su questo tema- aggiunge la deputata- non solo stando accanto a tutte le donne che combattono questo fenomeno, ma anche a dire che siamo qui per chiedere protagonismo, centralità e capacità di incidere nel nostro Paese, dove ancora le donne sono sempre tenute un po’ a margine e dove devono faticare dieci volte più degli uomini per riuscire ad avere lo spazio che meritano. È una manifestazione femminista, contro la violenza di ogni tipo sulle donne ma anche per riaffermare una centralità delle donne nella nostra società”, conclude.
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