ROMA – Nel corso della propria vita 6 milioni e 788 mila donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre (31,5%) riferiscono di aver subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale, dallo strattonamento o molestia fino allo stupro.
Gli autori delle violenze più gravi sono prevalentemente i partner attuali o gli ex: 2 milioni e 800 mila donne ne sono state vittime.
Sono alcuni dei dati che emergono da un dossier della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
Il 10% delle donne dichiara di aver subito una qualche forma di violenza sessuale prima dei 16 anni. Sono però le donne straniere a denunciare di più: il 17% contro l’11% delle italiane e a richiedere l’aiuto dei centri antiviolenza.
Sulla base di una rivelazione Istat nel 2016 si stima che un milione e 403 mila donne abbiano subito, nel corso della loro vita lavorativa, molestie o ricatti sessuali sul posto di lavoro. I ricatti sessuali per ottenere un lavoro, per mantenerlo o per ottenere progressioni nella carriera hanno interessato nel corso della loro vita 1 milione e 100 mila donne, il 7,5% delle lavoratrici.
Nel 2016 sono state uccise 149 donne, di cui 111 in ambito familiare.
Il maggior numero di vittime – una su tre – ha più di 64 anni. Il 19% delle donne assassinate ha tra i 35 e 44 anni, il 18% è tra i 45 e i 54.
In rapporto alla popolazione femminile residente, il maggior numero di omicidi avviene in Umbria (7,8%), in Calabria (6,8%) e in Campania (6,5%).
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it