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Giunta ligure stanzia 175.000 euro contro violenza sulle donne. Da inizio anno, 2.262 chiamate ai centri

GENOVA- Circa 175.000 euro per la

Pubblicato:23-11-2015 17:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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violenza donne

GENOVA- Circa 175.000 euro per la prevenzione delle violenza di genere il Liguria. Li ha stanziati, a due giorni dalla Giornata mondiale contro la violenza alle donne, la Regione Liguria. La Giunta Toti, infatti, su proposta dell’assessore alle Pari opportunità Ilaria Cavo, ha approvato il fondo che andrà ai Comuni capofila delle conferenze dei sindaci. Un sistema che comprende centri antiviolenza e case rifugio, strutture con alloggi e sportelli d’ascolto nel territorio, attività al centro in questi giorni di una campagna di comunicazione della Regione Liguria, con una serie di spot per sensibilizzare i cittadini sul problema. A Sanremo, Savona, Chiavari e La Spezia andranno 25.000 euro, a Genova 50.000. Il provvedimento assegna anche 25.000 euro all’Agenzia regionale per i servizi educativi e del lavoro Arsel per avviare attività tecnico-operative e far crescere e ottimizzare il coordinamento regionale delle reti territoriali antiviolenza.

Le donne che dall’inizio dell’anno a oggi si sono rivolte ai centri antiviolenza sono 2.262, in aumento rispetto agli anni scorsi, spiega una nota. Di queste, poco più della metà, 1.084, dopo un primo contatto telefonico con i centri, ha rinunciato ai servizi offerti, per poi magari tornare dopo mesi o addirittura anni. Sono invece 653 le donne che hanno partecipato ad almeno un colloquio di approfondimento, mentre quelle prese in carico dai centri antiviolenza sono 594, un quarto donne che si rivolgono alle strutture.


“Scorrendo i dati a disposizione, è assolutamente necessario che il numero delle donne che dopo il primo contatto usufruiscono dei servizi offerti, restando in carico ai centri antiviolenza, aumenti”, sottolinea l’assessore. Per questo, la Regione stanzia i fondi ai Comuni “con la precisa indicazione di utilizzarli anche per la formazione degli operatori affinché, rafforzando la fase di accoglienza, si possano intercettare più casi, molti dei quali sommersi“. Non va poi dimenticato il fatto che “la maggior parte delle donne che si rivolge ai centri antiviolenza è italiana, con una concentrazione tra i 30 e i 49 anni”, aggiunge Cavo.

Dai dati si evince che la violenza di genere in Liguria ha molti volti. Le violenze subite dalle donne rilevate dopo il primo colloquio possono essere di natura sono fisica (554), psicologica (703), sessuale (92), economiche (238), legate a fenomeni di stalking (86). Anche per questo, la Regione ha creato l’Osservatorio regionale sulla violenza alle donne e ai minori, monitora gli episodi di violenza attraverso la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati forniti dai Centri antiviolenza e dai servizi territoriali. A supporto dell’Osservatorio è in fase di attivazione un sistema web realizzato con Liguria digitale, dedicato agli operatori e condiviso in rete con tutti i centri antiviolenza e gli sportelli del territorio.

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