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Toscana in festa, con un pensiero a Parigi

FIRENZE - Prenderà il via il 28 novembre la festa della Toscana, quest'anno con un pensiero rivolto alla

Pubblicato:23-11-2015 15:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:37

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FIRENZE – Prenderà il via il 28 novembre la festa della Toscana, quest’anno con un pensiero rivolto alla Francia duramente colpita dai fatti di terrorismo che hanno insanguinato le strade di Parigi nel 2015. Si comincia al teatro della Pergola con un concerto di Roberto Cacciapaglia, ideatore dell’inno per l’Expo di Milano, preceduto dagli interventi del presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dello storico Giovanni Cipirani e da un esponente del governo.

Il senso del collegamento d’Oltralpe, ha spiegato Giani, sta “proprio nel dire che ci sentiamo tutti fratelli. Nel ricordare i 130 che sono caduti vittime della brutalità del terrorismo dell’Isis, per le vie di Parigi, noi dobbiamo pensare ai valori fondanti che la Francia ha espresso nella nostra comune casa europea- ha chiarito-. Allora pensiamo a cosa significò l’illuminismo, questa grande stagione della seconda metà del ‘700 che aprì il mondo alle idee fondate sulla ragione, non sui dogmi ideologici e religiosi e proprio da quel filone dall’Illuminismo nacquero le idee anche di Pietro Leopoldo, questo giovane diciottenne rampollo della casa regnante a Vienna, che era il secondogenito della coppia imperiale e che fu destinato ad essere guida del Granducato di Toscana”.eugenio giani

In un excursus storico, Giani ha ricordato di come Pietro Leopoldo “arrivò, proprio 250 anni fa, in terra di Toscana e da quel 1765 iniziò un percorso di autentico riformismo che trasformò la Toscana in uno degli Stati d’avanguardia in Europa. Proprio in questo Stato d’avanguardia qualche anno dopo, era il 1786, Pietro Leopoldo emanò quel motu proprio, era il 30 novembre, che aboliva la pena di morte e la tortura”. Di conseguenza, ha tirato le fila Giani, “penso che partendo da questo vivremo la 15° edizione della festa della Toscana, la quale dalle riforme di Pietro Leopoldo si interroga sulle riforme del domani”.


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