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Suicida in carcere a Gravina, la figlia: “Non è una festa ma giustizia per mamma”

Chiarisce il tenore dei suoi "smile" la figlia di Giuseppe Lacarpia, l'uomo che ha dato fuoco e ucciso la moglie lo scorso 5 ottobre e che ieri è stato trovato senza vita in carcere. Ecco cosa ha detto

Pubblicato:23-10-2024 12:37
Ultimo aggiornamento:23-10-2024 12:37
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ROMA – “Non è un festeggiamento, è giustizia per la mia mamma”, Antonella Lacarpia, la figlia di Giuseppe Lacarpia e Maria Turturo, uccisa brutalmente dal marito a Gravina in Puglia, chiarisce quegli “smile in festa” lasciati a commento sui social della notizia del suicidio del padre, avvenuto in carcere a Bari.

Ieri infatti, nel giorno in cui l’uomo è stato trovato in cella senza vita, la figlia aveva postato la notizia con degli smile sorridenti, con cappellino e coriandoli. E a chi commentava sotto il post “è il karma” ha risposto: “Sono tutte le preghiere che abbiamo fatto per mamma”.

Ma oggi Antonella Lacarpia corregge chi ha giudicato questi ‘commenti’ espressione di felicità e festeggiamenti: la sua non è affatto una festa. Condividendo di nuovo lo stesso articolo, precisa infatti: “Non è un festeggiamento, è giustizia per la mia mamma


IL FEMMINICIDIO

Giuseppe Lacarpia, 65 anni, aveva aggredito la moglie Maria Arcangela Turturo, 60 anni, nella notte tra sabato 5 e domenica 6 ottobre scorsa, dando fuoco all’auto in cui si trovava poi, quando la donna era riuscita a fuggire, l’ha rincorsa e immobilizzata sulla strada, schiacciandole l’addome con le ginocchia e bloccandole lo sterno con le braccia. L’aggressione è stata interrotta grazie all’arrivo di due auto di giovani (una ragazza ha anche filmato la scena), Maria è stata trasportata in ospedale con ustioni e fratture, ma le sue condizioni erano critiche. E in ospedale ha perso la vita per un arresto cardiaco, ma prima di morire è riuscita a raccontare a un ispettore e alla figlia chi l’aveva ridotta così, ossia il marito.

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