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Coronavirus, De Luca al governo: “Serve lockdown totale, in Campania chiudiamo tutto”

"I dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale", sostiene il governatore della Campania Vincenzo De Luca

Pubblicato:23-10-2020 12:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06

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NAPOLI – “Comunicherò al governo non solo la mia richiesta di lockdown per tutta l’Italia, su cui deciderà il governo, ma per quello che riguarda la Campania procederemo in direzione della chiusura di tutto”. Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione, in diretta su Facebook. “Avevamo immaginato, con l’ordinanza che entra in vigore oggi, di introdurre una misura parziale, ma per i dati che abbiamo non basta più. Dobbiamo decidere di chiudere tutto”, ha spiegato De Luca, annunciando che in Campania “faremo quello che riteniamo piu’ giusto. Chiuderemo tutto, secondo lo schema già conosciuto ad aprile e marzo: chiusura di tutto, tranne le attività essenziali, e stop alla mobilità interregionale e fra comuni. Cioè quello che abbiamo fatto a marzo”.

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DE LUCA: “LOCKDOWN PER 1 MESE O 40 GIORNI”

“Oggi dobbiamo fare l’ultimo tentativo – aggiunge il governatore – per bloccare l’espansione del contagio. Quindi dobbiamo chiudere tutto per un mese, 40 giorni”. “Senza decisioni drastiche – ha aggiunto – non possiamo più reggere, e dobbiamo prendere oggi le decisioni necessarie”. “Oggi siamo ancora in tempo – prosegue De Luca – non siamo alla tragedia, ma siamo a un passo dalla tragedia. Non voglio avere qui i camion militari che portano centinaia di bare di persone decedute”. 


OGGI 2.280 CASI SU 15.800 TAMPONI

Nelle ultime 24 ore, come rende noto il presidente della Regione Campania, si sono registrati in Campania “2.280 positivi su 15.800 tamponi, cioè il 14,5% di contagi sui tamponi rispetto al 12,8% di ieri”.

“RISCHIAMO TERAPIE INTENSIVE INTASATE”

Dobbiamo sapere che nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”. Il presidente della Regione ha definito “pesante” la situazione relativa ai posti letto “ma con questi numeri – ha aggiunto – non c’è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l’onda d’urto“. “Ogni giorno – ha detto De Luca – servono 60, 80 posti letto in più. Per questo abbiamo eliminato tutte le prestazioni ad eccezione di quelle salvavita”.

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