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Coronavirus, in Calabria coprifuoco dalle 24 e didattica a distanza alle superiori

"Il periodo di azione di questa ordinanza sarà di sole 2 settimane ma è necessario seguirla alla lettera" sostiene il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì

Pubblicato:23-10-2020 10:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:06
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REGGIO CALABRIA – “L’ordinanza di oggi è uno strumento necessario per tutelare la salute di tutti noi calabresi. Non sarà un’ordinanza punitiva. Ci dovrete aiutare a farlo diventare uno strumento di tutela per le persone più deboli, per i nostri anziani, per i nostri giovani, per i padri e le madri di famiglia che, in questo momento, così come tutto il resto degli italiani e degli altri cittadini nel mondo, sono comunque a rischio”. Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì nell’annunciare la nuova ordinanza, la numero 79, per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.

“Il periodo di azione di questa ordinanza – spiega – sarà di sole due settimane ed è necessario seguirla alla lettera. L’abbiamo emanata ora proprio per evitare di dover intervenire in maniera più corposa durante le festività natalizie. Ci auguriamo un buon risultato, ovvero che il numero dei contagi possa sensibilmente diminuire”. Per quanto riguarda le scuole è prevista la didattica a distanza per le superiori. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado, la didattica continuerà a essere esercitata in presenza. “È altresì prevista – aggiunge il presidente facente funzioni – la tutela dei pazienti ricoverati in ospedale con lo stop alle visite parentali, che vale anche per le Rsa e per tutti quei luoghi di ricovero dove ci sono categorie svantaggiate”. “Per quanto riguarda le ore notturne – precisa Spirlì – abbiamo deciso di fermarci dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Dobbiamo evitare gli assembramenti soprattutto nelle piazze, nei luoghi pubblici o davanti ai locali, che hanno comunque dato motivo di preoccupazione in tutte le regioni d’Italia e non solo. Non sarà una misura molto restrittiva, però vi prego di rispettarla – conclude – siamo, fondamentalmente, nelle nostre mani”.


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