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VIDEO | La studentessa di Medicina: “In Uganda si può imparare molto”

Noemi Passarelli al lavoro con il team del Lacor Hospital: "Qui senza i comfort ai quali siamo abituati, si può sviluppare maggiore capacità clinica"

Pubblicato:23-10-2019 09:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:52
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GULU (UGANDA) – “Un popolo gentile, davvero stupendo che mi ha fatto sentire subito accolta, da quando sono qui c’e’ sempre stato qualcuno pronto ad aiutarmi“. E’ la giovane Noemi Passarelli, laureanda in Medicina e Chirurgia alla Bicocca di Milano, a parlare con questo entusiasmo e ammirazione dell’Uganda, intervistata dall’agenzia Dire alla fine della seconda giornata di screening nel villaggio di Amuru in Nord Uganda durante la quale, ha affiancato il team della campagna nel visitare le pazienti.

Noemi e’ qui per il programma ‘Exchange‘ e ha scelto il Nord Uganda perche’ “qui si imparare molto di piu’, si lavora senza i comfort ai quali siamo abituati e si puo’ sviluppare maggiore capacita’ clinica perche’ non possiamo fare una serie di esami per approfondire”. Una scelta dettata dalla voglia di imparare e mettersi alla prova, di “avere maggiore esperienza per poter tornare un giorno- come ha detto Noemi- con maggiore conoscenze. Finora e’ piu’ quello che ho imparato dal personale locale- ha tenuto a dire la giovane studentessa- che quello che ho dato”. La scelta di Noemi che tornera’ in Italia a novembre ha creato all’inizio qualche timore da parte dei familiari, ma “bisogna superarli, e’ un’esperienza di crescita per me” ha detto e ha spiegato che l’Universita’ Bicocca ha rapporti stretti con l’Uganda: “Molti miei colleghi sono a Kampala, mentre io sono la prima al Lacor Hospital”. A casa, al suo rientro, non appena si mettera’ al lavoro sulla tesi di laurea, Noemi portera’ conoscenze in piu’, “la gentilezza di questo popolo” e anche un forte desiderio di tornare “per restituire tutto cio’ che qui le e’ stato insegnato”.


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