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Referendum autonomie, ecco cosa succede adesso

Il voto dei cittadini da' alle regioni più potere contrattuale al tavolo delle trattative con il governo

Pubblicato:23-10-2017 12:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:49

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IL VOTO in Lombardia e Veneto

Il referendum sull’autonomia che ha visto trionfare il si’ nelle due regioni ha un valore consultivo e non vincolante. Ha pero’ un peso politico. Il voto dei cittadini da’ alle regioni più potere contrattuale al tavolo delle trattative con il governo.

AUTONOMIA su cosa

Sulle 23 materie di contrattazione previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. Venti materie sono a legislazione concorrente (ad esempio: commercio estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione…) E tre sono materie finora a potesta’ esclusiva dello Stato: organizzazione della giustizia di pace; norme generali sull’istruzione; tutela dell’ambiente. Tra queste 23 non c’e’ l’autonomia fiscale, per la quale la Costituzione fissa la riserva assoluta per lo Stato. Il presidente del Veneto Luca Zaia punta invece a mantenere i nove decimi delle tasse in Veneto. Richiesta liquidata dal ministro per la coesione Claudio De Vincenti come “una battuta”.


LA VIA EMILIANA

l’Emilia-Romagna ha attivato l’interlocuzione con il governo senza ricorrere al referendum. Paolo Gentiloni e Stefano Bonaccini hanno firmato l’intesa che portera’ a un testo condiviso che deve essere approvato da Camera e Senato a maggioranza assoluta dei componenti. Il tavolo governo-regione Emilia Romagna si riunira’ nelle prossime ore.

LE TRATTATIVE

La giunta regionale del Veneto ha approvato un disegno di legge che sara’ poi approvato dal consiglio regionale. L’articolo 2 contiene la richiesta di autonomia fiscale. Sara’ la base della trattativa con il governo, probabilmente la prossima settimana. Zaia ha detto che non riconosce altro interlocutore se non il presidente del consiglio Paolo Gentiloni.

LA PROPOSTA DI SALVINI

Il leader del Carroccio invita Michele Emiliano e Stefano Bonaccini ad andare a palazzo Chigi con i leghisti Luca Zaia e Roberto Maroni per fare fronte comune sostenendo che lo stesso modello si puo’ applicare anche alle regioni del Sud. Salvini annuncia il sostegno a iniziative simili a quelle della Lombardia e del Veneto anche in altre regioni, a cominciare da Puglia, Molise e Piemonte.

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