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“Dobbiamo pensare ad una riforma della medicina territoriale che valorizzi il ruolo dei medici di base, e bisogna rivedere il ruolo svolto dai medici del territorio”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una comunicazione alla commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato. “A prescindere dalle regole di ingaggio- ha proseguito Schillaci- ciò che si rileva è che queste figure devono dare un contributo effettivo orario nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, e ciò all’interno delle strutture che saranno deputate ad erogare la medicina territoriale”. Il ministro ritiene quindi “indispensabile” che i medici di base lavorino un “determinato numero di ore, assicurando quel lavoro all’interno delle case di comunità”, ha concluso.
Nonostante i progressi nella cura, le malattie cardio, cerebro e vascolari continuano a rappresentare la prima causa di mortalità nel nostro Paese, con più di 210mila decessi nel 2021 (31% del totale), con una leggera preponderanza fra le donne rispetto agli uomini (56% vs 44%); il tasso standardizzato di mortalità assume valori inclusi tra i 22,1 decessi per 10mila abitanti del Trentino-Alto Adige e i 35,6 della Campania, con un dato medio nazionale pari a 26,7“. I dati sono emersi a Roma in occasione dell’evento dal titolo ‘Verso la Giornata Mondiale del Cuore: prevenzione, diagnosi precoce e aderenza terapeutica’, organizzato su iniziativa dell’onorevole Francesco Maria Ciancitto, membro dell’Intergruppo Parlamentare per le Malattie Cardio, Cerebro e Vascolari, in collaborazione con Meridiano Cardio, la piattaforma di discussione e dialogo sulle patologie cardio, cerebro e vascolari di The European House – Ambrosetti (TEHA)
“Purtroppo nell’ambito di prevenzione del tumore ovarico non esistono ancora dei test di screening che siano efficaci in termini di diagnosi precoce e riduzione della mortalità. Questo tumore, ancora oggi, è al primo posto tra le cause di morte per tumore ginecologico”. Così la dottoressa Chiara Cassani dell’Università degli studi di Pavia – Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’associazione nazionale aBRCAdabra ETS (nata per sostenere tutti i portatori della variante patogenetica dei geni BRCA1 e BRCA2 e le loro famiglie), nel corso di una intervista rilasciata alla Dire in occasione dell’intervento chirurgico a cui si è sottoposta la modella Bianca Balti per l’asportazione di un tumore ovarico al terzo stadio. “L’unica forma di prevenzione realmente efficace- ha proseguito l’esperta- soprattutto quando è presente una predisposizione genetica allo sviluppo del tumore ovarico rimane l’asportazione preventiva delle ovaie e delle tube prima che queste sviluppino la malattia”.
In Italia le malattie delle valvole cardiache colpiscono ogni anno il 13% degli individui di età superiore ai 65 anni. È partita, intanto, la Settimana di sensibilizzazione sulle malattie delle valvole cardiache, promossa nel nostro Paese dall’Associazione ‘Cuore Nostro’, insieme a Fondazione Longevitas, in collaborazione con il Global Heart Hub, e presentata la settimana scorsa al Senato. La campagna prevede giornate di informazione, sensibilizzazione e screening, con 13 giornate di monitoraggio della salute del cuore nel 2024. Nel mese di settembre, ai 13 eventi previsti, se ne aggiungono altri 5 di auscultazione cardiaca nei centri anziani di diverse regioni italiane, tra cui Lazio e Basilicata.Entro la fine dell’anno si terranno eventi anche a Civitanova Marche, Nuoro, Bassano del Grappa e Padova.
Sono più di 7 milioni le persone che in Italia hanno problemi di udito, pari al 12,1% della popolazione, ovvero 1 persona su 3 fra gli over 65. Negli ultimi 5 anni, inoltre, solo il 31% della popolazione ha svolto un controllo dell’udito, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di quanti potrebbero trarne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi lo utilizza dichiari migliorata la propria qualità di vita. Se ne è discusso a Roma nel corso di una conferenza stampa alla Camera organizzata da Udito Italia, che per il 15esimo anno lancia la campagna di prevenzione ‘Nonno Ascoltami! – La prevenzione in piazza’. L’edizione 2024 della campagna si snoderà su cinque domeniche e prenderà il via il 29 settembre da Venezia, Ancona e Torino per concludersi il 27 ottobre a Napoli e Busto Arsizio.
“L’infermiere come perno dell’assistenza digitale all’interno di una sanità sempre più informatizzata”. È il concetto di fondo attorno al quale ruota il tema del convegno ‘Connected Care’ promosso dalla Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche (Fnopi) a Bologna in collaborazione con l’Alma Mater e che per l’occasione ha radunato esperti, rappresentanti delle istituzioni locali, delle università e del governo per tracciare un quadro sul futuro del settore. Un confronto sulla trasformazione digitale in sanità, così come tracciato dalle linee guida nazionali e sostenute dal Pnrr. “Le professioni infermieristiche, per il loro indissolubile legame ai concetti di relazione, presa in carico, comunicazione- ha spiegato in apertura la presidente di Fnopi, Barbara Mangiacavalli- sono e restano quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di assistenza digitale: la tecnologia aggiunge valore solo se consente l’erogazione di nuovi servizi, più sostenibili, più personalizzati, capaci di rilevare bisogni di salute oggi poco o per nulla presidiati”.
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