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ROMA – Formiche nel caffè, un topo nella macchinetta delle bibite, sporcizia nelle lavatrici, infiltrazioni e assi del controsoffitto spaccate. Con una serie di foto e un video, il collettivo studentesco “Cambiare rotta” denuncia le condizioni con cui devono convivere gli ospiti dello studentato universitario di via Asiago, a Genova. “Abito qui da un anno- racconta l’autrice della denuncia- le condizioni igieniche sono inaccettabili. Non abbiamo una cucina, i pasti della mensa sono mal riscaldati e di bassa qualità. Abbiamo solo dei microonde in comune e non possiamo tenere in camera fornelletti elettrici perché è vietato”. L’universitaria rimarca che “paghiamo 250-300 euro di affitto, come i prezzi del mercato immobiliare normale. Non chiediamo residenze di lusso, ma è necessario e urgente che l’Università intervenga per garantire condizioni igieniche vivibili e studentati pubblici e gratuiti, che è il minimo per iniziare a parlare di diritto allo studio”.
I problemi in via Asiago, ricorda la giovane, non sono una novità di questi giorni: “Due anni fa sono stati trovati dei vermi nella mensa. L’anno scorso, in corso Gastaldi, gli studenti sono stati un mese senza acqua calda per poi vedersi le stanze allagate a causa delle rottura di una tubatura”. La denuncia della studentessa dà il via alla campagna #lunedilotta di “Cambiare Rotta”: azioni di rivendicazione del diritto allo studio, con presidi che ogni lunedì saranno attivati davanti a sedi istituzionali “per denunciare le condizioni vergognose che viviamo ogni giorno e per rivendicare il diritto allo studio accessibile a tutti”. Leonardo Ambrosio, portavoce del collettivo, ricorda che denunce come quella di stamattina risalgono fino al 2013: “Di fronte a tali soprusi nei nostri confronti, è necessario mobilitarsi e organizzarsi per una nuova Università pubblica e accessibile”, conclude.
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